Nessun Decreto Legge può obbligare (o favorire) i clienti a non pagare i fornitori. Scopri perché: ti aiuterà a cementificare il rapporto con loro e non li perderai mai più.

Leggi questo articolo se vuoi scoprire come cementificare il rapporto con i tuoi fornitori in questo momento di crisi.

“In questo momento sei legittimato a non pagare i fornitori”, sembra (erroneamente) che questa affermazione sia servita su un piatto d’argento.

Mi riferisco alla drammatica situazione correlata a questa infame epidemia del coronavirus COVID-19.

Anche tu, penso, sia consapevole che la circolazione di questo virus debba essere arrestata in ogni modo. Per tutelare la salute nostra e dei nostri cari, pare non esista alternativa che fermare l’Italia, con i suoi abitanti e le sue aziende.

L’emergenza sanitaria è evidente e lascerà purtroppo una scia di dolore per molto tempo. Sfortunatamente però a soffrire non saranno solo le persone, il che è già di per sé di inaudita gravità.

Sto parlando delle imprese italiane, già fragili per l’incredibile fardello burocratico e indebolite ulteriormente da un regime fiscale non commentabile. Insomma è per tutti un grande angoscia nel cuore.

E in tutta questa confusione, sembra che qualcuno si sia dimenticato che puntualmente i clienti debbano pagare i fornitori per i prodotti o servizi ricevuti. L’impressione è che si stia favorendo (senza apparenti alternative) il blocco dei pagamenti.

Ho deciso di scrivere questo articolo proprio per far luce su questa tematica che reputo fondamentale e per “smentire” l’idea che, vista la situazione, sia giustificato non pagare i fornitori.

Inoltre ti mostrerò che se tu volessi seguire questa pratica non solo faresti un grande torto a tuoi fornitori (che non riceverebbero i dovuti pagamenti in questo momento di crisi), ma procureresti anche un danno (molto grave) anche alla tua azienda, non appena la situazione ripartirà.

Se confondi il tuo fornitore con una sorta di finanziatore rischi di azzoppare ulteriormente la tua attività. Ecco il rischio che corri se decidi che “puoi non pagarli”.

Non vi è dubbio che sia una situazione difficile per le tue casse aziendali (come per le mie e per quelle di tutti).

Qualcuno ha deciso di fermare le aziende senza minimamente preoccuparsi delle relazioni economiche che esistono tra le imprese, già sufficientemente penalizzate e tormentate.

In più siamo in Italia, dove già esiste la placida consuetudine di utilizzare il fornitore come una sorta di finanziatore, una stortura belle e buona, ma è così.

⇒ FINANZIATORE e FORNITORE sono due ruoli ben DISTINTI!

Ricordati che se un’azienda desidera ricevere una fornitura sempre puntuale e precisa non può permettersi di pagare i fornitori con una moneta diversa: deve mantenere la medesima puntualità e precisione.

Se confondi i due ruoli, RISCHI di pagare uno scotto molto alto, perché questo comportamento negativo allontana i fornitori seri (e anche molto velocemente).

È ovvio che questa drammatica pandemia COVID-19 stia creando un’infinità di danni, sia a livello umano che economico.

Tuttavia abbiamo la certezza che si ricomincerà, magari lentamente, magari diversamente. Ma prima o poi si ricomincerà.

E se tu ti sei comportato scorrettamente con i tuoi fornitori, nascondendoti o sparendo del tutto senza pagarli, in nome di una falsa convinzione che esista un Decreto Legge che possa “impedirti” di pagarli…

Cosa pensi che succederà ad emergenza finita, quando avrai di nuovo bisogno di loro? 

Ti assicuro che non ti aspetteranno a braccia aperte, ma anzi avranno già armato i fucili pronti per quando busserai alla lora porta (e dovrai bussarci).

Ecco come ho deciso di comportarmi in questa situazione di crisi. Segui questo consiglio per non buttare all’aria anni di duro lavoro

Già prima di questa crisi l’azione più immediata (e semplice) per un’azienda in difficoltà economica era quella di bloccare i pagamenti dei fornitori.

Immagina ora che tutti gli operatori economici sono spaventati, anzi terrorizzati dalla mancanza di liquidità.

Non è difficile ipotizzare cosa succederà nel prossimo periodo.

Io credo (e ne sono certo al 100%) che sarà un immane disastro perché la paura, alimentata anche da una evidente necessità, non accetterà mezze misure.

Ci si difende come si può, qualcuno potrebbe pensare.

Ebbene voglio dirti che io la penso esattamente al contrario e te lo dico da imprenditore prima ancora che da persona.

Noi imprenditori siamo incoscienti sognatori.

E ciò che sta succedendo non deve infrangere i nostri sogni. Anni di sacrifici, speranze e notti insonni non si meritano che sia buttato tutto al vento. E non succederà se guardiamo, tutti insieme, nella stessa direzione.

Ogni operatore economico sta facendo la sua parte e sta pagando i dazio, pur con l’angoscia di non sapere come ci si ritroverà ad emergenza finita.

Nella mia azienda, per diventare la Rete di Noleggio Locale più grande in Italia, i rapporti con i fornitori sono sempre stati fondati sulla precisione e sulla puntualità, decisamente maniacali.

In tanti anni di lavoro non abbiamo mai respinto alcuna ricevuta bancaria né fatto desiderare il pagamento ad alcun fornitore. Non posso nasconderti che di questo sono molto orgoglioso.

Ora un decreto governativo ha deciso di fermare la nostra economia e non possiamo che prenderne atto.

Ma non esiste legge dello stato che possa costringere (o favorire) i clienti a non pagare i fornitori.

L’ho evidenziato perché ci tengo a ribadire questo concetto importantissimo fino alla nausea: i fornitori meritano la RISPETTO E FIDUCIA, sempre!

Per questo motivo continueremo a pagare regolarmente i nostri fornitori anche in questo periodo così buio, perché saranno loro, ad emergenza finita, a dare i mezzi a noleggio ai nostri clienti per ripartire con le loro attività.

I fornitori per l’azienda sono come il sangue per il corpo. Non bisogna dimenticarsi di loro e non bisogna mai girargli le spalle perché ti serviranno come il pane, disponibili e scattanti, quando dovrai riconquistare il mondo che ora si è fermato.

E se non riesci ad essere puntuale, non nasconderti. Avverti con anticipo il tuo fornitore della tua reale difficoltà e continua ad essere reperibile e disponibile.

Nel limite del possibile versa subito un acconto e proponi un piano di rientro che sia sostenibile per te ed utile per lui.

Questo significa essere seri, anche nella difficoltà. Altrimenti, ad emergenza finita, rischi davvero di non trovarli più.

“Non possiamo sapere quali eventi dovremo affrontare, ma possiamo decidere lo stato d’animo con il quali li affronteremo”.

Con questo pensiero finale concludo questo articolo, augurando a te, alla tua famiglia e alla tua attività di poter superare questi tempi duri in massima salute e nel migliore dei modi.

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Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl