Storia del noleggio in Italia: un tuffo nel passato per conoscere gli eventi più importanti che hanno dato origine al settore del noleggio di mezzi da lavoro

Al giorno d’oggi sono davvero tante le aziende che, per le loro attività, devono noleggiare piattaforme aeree o macchine movimento terra.

Comodità, vantaggi economici, picchi di lavoro ed esigenze particolari, sono solo alcuni dei motivi che le spingono a rivolgersi al mondo del noleggio.

Ho deciso di scrivere questo articolo per far conoscere l’evoluzione del noleggio in Italia, per poterne capire bene la situazione attuale (con i relativi pro e contro) e adottare le soluzioni migliori, in base alle proprie esigenze.

Il noleggio, nella storia, ha esordito rispondendo alle esigenze delle aziende che non erano in grado, per vari motivi, di svolgere i lavori con i propri mezzi e che dovevano per forza rivolgersi a terzi per reperirli.

In generale ha puntato a soddisfare queste 3 esigenze fondamentali:

  1. Ampia disponibilità dei mezzi.
  2. Facilità di accesso.
  3. Rispetto delle tempistiche.

Ci è riuscito veramente? Risponderò a questa domanda tra poco, ma prima voglio raccontarti gli eventi chiave che hanno segnato la storia del noleggio in Italia.

Farò un rapido excursus partendo dalle macchine movimento terra per poi arrivare alle piattaforme aeree, fino alla situazione attuale del noleggio.

Ecco le date chiave e gli eventi che hanno segnato la storia dei mezzi da lavoro più utilizzati al giorno d’oggi

Il noleggio in Italia ha origini abbastanza recenti e inizia a svilupparsi intorno agli anni 90, mentre all’estero (specialmente negli USA) esistono aziende con oltre cinquant’anni di storia alle spalle.

Tuttavia la storia dei mezzi da lavoro comincia all’inizio del diciannovesimo secolo, trainata da esigenze belliche e scatenata dal boom industriale, civile ed infrastrutturale a livello mondiale.

Per facilità di lettura (e di necessaria semplificazione), ti esporrò una sintetica timeline degli avvenimenti principali connessi alla storia dei mezzi movimento terra e delle piattaforme aeree. 

Questi eventi, come in una sorta di “unisci i puntini”, hanno portato alla condizione attuale del noleggio nel mondo e, nello specifico, in Italia.

Percorriamo insieme questo viaggio:

1835: William Smith Otis crea una macchina a vapore in grado di eseguire le stesse mansioni di una persona munita di una pala. Viene utilizzata per costruire le linee ferroviarie tra Worcester e Norwich, in Inghilterra.

1839: viene brevettata la prima pala meccanica “Otis”, un primo modello di escavatore essenziale per l’industria dell’epoca. Era in grado di spostare circa 380 metri cubi di terra al giorno, con un braccio in legno orientabile di 180°.

1897: Kilgore Machine Co. (Minneapolis) brevetta un nuovo escavatore a vapore controllato da un sistema idraulico. In questo periodo quasi tutti gli escavatori sono montati su rotaie, fattore che ne limita enormemente la mobilità.

Inizio degli anni 1920: vengono progettate macchine più simili a quelle dei giorni nostri. Gli escavatori iniziano a essere montati su ruote o binari e alimentati a gas, con un enorme aumento della mobilità.

1923: Benjamin Holt inventa il bulldozer con il motore a vapore (il motore a diesel arriverà solo in un secondo momento, nel 1931).

1925: viene introdotto il primo escavatore in grado di effettuare manovre rotatorie di 360°. Il mezzo commercializzato si chiama Bucyrus 120-B. L’arrivo della Seconda Guerra Mondiale comporta un aumento della domanda di macchine da cantiere che vengono utilizzate  perlopiù per la creazione di trincee e, successivamente, per la ricostruzione post bellica.

1948: conclusa la guerra appare il primo prototipo di escavatore con pompa e martinetti idraulici, progettato dai fratelli Mario e Carlo Bruneri.

1949: gli edifici iniziano ad essere troppo alti per i mezzi dell’epoca, così Liebherr crea la prima gru a torre mobile al mondo.

1951: viene brevettato il primo escavatore idraulico al mondo dai fratelli Bruneri.

1958: fanno la loro comparsa le pale gommate, introdotte dall’azienda Case CE.

1961: l’azienda Benati progetta la prima macchina movimento terra MAX 70. Si tratta di un escavatore cingolato che viene commercializzato non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi quali la Jugoslavia e la Bulgaria.

1966: viene prodotto il primo sollevatore leggero e portatile.

1969: John L. Grove inventa la prima piattaforma aerea (USA). Tutto nasce dalla volontà di poter lavorare in altezza senza dover ricorrere ai ponteggi, in modo da risparmiare tempo e denaro. Grove decide quindi di aggiungere un braccio elevatore (con cestello porta persone) a un normalissimo carro motorizzato, un’invenzione che può sembrare molto semplice, ma che di fatto ha rivoluzionato l’edilizia.

1973: l’azienda JLG (dal fondatore John L. Grove) introduce la piattaforma verticale, ovvero una piattaforma dotata di un pantografo apribile idraulicamente posto sotto il cestello porta persone.

1974: il sollevatore Super Lift diventa una macchina a noleggio molto gettonata.

1976: la JLG introduce il primo sollevatore a pantografo.

1985: questa data segna un evento molto importante per il settore del noleggio, che diventa il mercato più importante per le piattaforme aeree.

Anni 1990: è in questo periodo che in Italia hanno cominciato a fiorire i primi noleggiatori, seppur in un mercato ancora incerto, immaturo e poco definito. Le aziende italiane, attualmente più strutturate, hanno compiuto i primi passi proprio allora.

1992-1997: in questi anni vengono progettate, migliorate e immesse nel mercato molteplici tipologie di piattaforme aeree, autocarrate, semoventi, a forbice e cingolate. E’ una vera e propria esplosione del settore produttori, che non si è più fermata e che prosegue fino ai giorni nostri. Le altezze di lavoro raggiunte, hanno ormai dell’incredibile.

2000-2006: In Italia il settore del noleggio è ormai avviato e corre come un cavallo lanciato al galoppo. Esistono già importanti aziende con migliaia di mezzi in flotta, ma trovano spazio anche le piccole attività, perlopiù locali. È il momento più favorevole per cogliere le opportunità di questo “nuovo” mercato.

2007-2008: La crisi finanziaria arriva anche da noi e per il settore del noleggio è una brusca ed inaspettata frenata. Molte grandi aziende, spinte dal vento fino ad allora favorevole, erano fresche di ingenti investimenti e questo tsunami economico ha fatto letteralmente saltare il banco a molte di loro. Fortunatamente buona parte sono uscite (quasi) indenni da questo improvviso shock economico, ma per altre, purtroppo, è stato l’inizio del declino.

2010-2014: la situazione del noleggio di piattaforme aeree (e più in generale dei mezzi da lavoro) in Italia migliora. Inizia una ripresa, seppur lenta, dopo diversi anni di incertezza.

2016 stando al Rapporto IPAF 2016 cresce di circa il 5% il fatturato delle piattaforme aeree noleggiate in Italia rispetto all’anno precedente.

2017 il mercato italiano delle piattaforme aeree cresce ulteriormente per il secondo anno consecutivo. Alcuni player europei iniziano ad acquisire aziende italiane, segno che il mercato nazionale sta diventando interessante.

2018: si sviluppa il Noleggio a Rete Locale, un metodo di fare noleggio completamente diverso rispetto al metodo tradizionale. Il Noleggio a Rete Locale rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore ed è basato sulla collaborazione tra noleggiatori contrapposta alla competizione. 

In generale con il passare degli anni si sono creati mezzi da lavoro sempre più sofisticati ed ecologici. Oggi disponiamo infatti di una vastissima gamma di macchine leggere e pesanti: sollevatori telescopici, carrelli elevatori, escavatori, autogru, piattaforme aeree, ecc. E più passa il tempo, più questi mezzi si evolvono tecnologicamente.

Come vedi mi sono limitato alle date più significative. Ci sarebbero ancora un’infinità di altri avvenimenti di cui poter parlare, ma credo che questi dati siano sufficienti per avere una fotografia complessiva dell’attuale situazione.

Dopo questo breve viaggio nella storia dei mezzi da lavoro ti illustro come si è evoluto il noleggio in Italia di recente.

Noleggio mezzi da lavoro in Italia: ecco in che situazione ci troviamo (e come trarne vantaggio per la tua azienda)

Come abbiamo visto, anche in Italia si è sviluppata sempre di più la formula del noleggio, grazie alla quale le aziende possono ottenere mezzi da lavoro per brevi o lunghi periodi anche se non dispongono di budget elevati.

Malgrado l’innovazione tecnologica delle macchine non si sia mai fermata, la modalità di accesso al noleggio, in tutti questi anni, è praticamente rimasta sempre la stessa.

Anche le difficoltà sono sempre le stesse: limitata fiducia tra le due parti, difficoltà a valutare i preventivi per mancanza di omogeneità, disponibilità dei mezzi, ecc. (ma se ti capita spesso di noleggiare, sai benissimo di cosa stia parlando). 

Insomma, il modo di noleggiare è rimasto antiquato e non aiuta chi deve noleggiare un mezzo da lavoro in quelle zone dove non ha noleggiatori locali di fiducia.

Ho deliberatamente semplificato il processo, ma in realtà ci sono innumerevoli fattori con cui devi avere a che fare (depositi cauzionali, assistenza, sostituzione del mezzo, trasporto, sopralluoghi, ecc.).

Come ti ho accennato all’inizio di questo articolo il noleggio punta a soddisfare 3 esigenze di base:

  1. Ampia disponibilità dei mezzi.
  2. Facilità di accesso.
  3. Rispetto delle tempistiche.

Ci è riuscito?

In buona parte sì, nonostante la presenza di un meccanismo a volte poco congeniale.

Chi risente in modo particolare delle limitazioni intrinseche del noleggio tradizionale sono quelle aziende che, per le loro attività, devono noleggiare continuamente (e magari per brevi periodi) in cantieri dislocati lontano dalla loro zona. 

In questo caso i limiti del sistema si fanno sentire, più o meno forti, a seconda del territorio in cui andranno a lavorare e dalla tipologia di mezzi da noleggiare.

Per queste aziende, che hanno esigenze specifiche ed impellenti, esiste una soluzione che azzera completamente ogni difficoltà ad accedere al noleggio.

Nel 2018 si è sviluppato infatti il noleggio a Rete Locale, un metodo alternativo rispetto al noleggio tradizionale, che semplifica drasticamente tutto il processo di noleggio dei mezzi da lavoro.

Differenza tra Noleggio tradizionale e Noleggio a Rete Locale

Ecco quali sono le principali differenze per capire quale soluzione può esserti più utile.

Noleggiatore tradizionale:

  • Noleggia generalmente i mezzi disponibili nei propri piazzali
  • La sua operatività è legata al territorio limitrofo alle proprie sedi
  • Tende a dare priorità ai clienti già conosciuti e locali
  • La velocità di risposta dipende dalla struttura dell’azienda

Noleggiatore a Rete Locale:

  • Non possiede mezzi di proprietà, ma utilizza quelli della rete di noleggiatori partner
  • È presente su tutto il territorio nazionale grazie ai collaboratori locali
  • Fa da referente unico che segue tutto il processo di noleggio, dalla ricerca del mezzo alla fatturazione
  • Nasce per dare riscontri rapidissimi e per evitare sorprese in cantiere

Il noleggiatore a Rete Locale non ha come rivale diretto il concorrente noleggiatore. Il nemico da combattere è la dinamica stessa del noleggio che, in certe situazioni e per certe esigenze, può essere decisamente farraginosa.

Il Noleggio a Rete Locale è adatto a quelle aziende che ricercano una soluzione semplificata di accesso al noleggio di mezzi da lavoro, a quelle che non hanno tempo da sprecare e a quelle che desiderano un referente unico per avere tutto sotto controllo.

Il Noleggio a Rete Locale non è invece adatto a quelle aziende che lavorano nella propria zona oppure a quelle che vogliono mantenere l’abitudine di contattare in proprio tutti i noleggiatori locali. Chi cerca solo la ricerca del prezzo più basso o le migliori condizioni di pagamento, non è adatto al Noleggio a Rete Locale.

Se il Noleggio a Rete Locale può fare al caso tuo, allora Rilòc potrebbe essere la soluzione ottimale.

Rilòc infatti è la Rete di Noleggio Locale più grande d’Italia, con oltre 2.000 Punti Noleggio Partner e più di 65.000 mezzi a noleggio.

Mi auguro che tu abbia trovato utile questo articolo e che ti possa servire a fare la scelta giusta per il prossimo mezzo che dovrai noleggiare.

Se vuoi scoprire tutti i vantaggi del Noleggio a Rete Locale di Rilòc, visita il sito www.riloc.it e chiedi un preventivo.

Oppure se vuoi seguire il mio blog, clicca questo link => tizianobaiocco.it

A presto e buon noleggio

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

Devi noleggiare un mezzo da lavoro in una zona dove i noleggiatori non ti conoscono? Scopri come evitare di lasciare assegni cauzionali o bloccare la carta di credito (ed evitando qualche costosa seccatura)

Sono sicuro che ti sarà capitato più volte di trovarti in una situazione di questo tipo: devi noleggiare un mezzo da lavoro e il noleggiatore al quale ti rivolgi ti chiede un assegno cauzionale oppure imposta un blocco alla tua carta di credito.

Immagino anche che la cosa non ti avrà fatto per nulla piacere, perché è una procedura “scomoda” e che può celare alcune seccature (come è accaduto a me personalmente).

Questa modalità è una consuetudine da sempre utilizzata nel mondo del noleggio, specialmente in quello dei mezzi da lavoro.

Il motivo? Il noleggiatore non ti conosce e vuole una garanzia. Tutto ciò è normale, deve tutelarsi come può.

Tuttavia esiste un modo alternativo per superare questo ostacolo della fiducia, evitando di dover lasciare sempre assegni cauzionali o strisciare ogni volta la tua carta di credito.

In questo articolo approfondisco proprio questo argomento, portandoti anche un paio di aneddoti davvero efficaci per spiegarti meglio la situazione attuale del noleggio: uno proviene dal celebre scrittore Stephen M.R. Covey, l’altro dalla mia esperienza personale.

Come la metafora dell’aeroporto di Stephen M.R. Covey rivela la causa del problema che affligge chi deve noleggiare un mezzo da lavoro

Ti ho accennato quanto sia comune la pratica di chiedere una garanzia da parte del noleggiatore.

E come ti dicevo, questa consuetudine è diffusissima in Italia, indipendentemente da quanto sia strutturato il noleggiatore al quale ti rivolgi.

La causa principale è proprio la mancanza di fiducia, che spinge il noleggiatore a correre ai ripari chiedendo assegni cauzionali o bloccando la carta di credito.

La fiducia ha un effetto diretto sui costi che dovrai sostenere e sulla velocità del processo di noleggio, questo è spiegato perfettamente da Stephen M.R. Covey nel suo libro “La velocità della fiducia”.

Lo scrittore propone la seguente equazione: Fiducia = più velocità e meno costi.

La spiega con la metafora dell’aeroporto. Un tempo infatti vi erano molti meno controlli ai check in e vi era maggiore fiducia nei confronti dei viaggiatori. Purtroppo nei tempi moderni questa fiducia si è ridotta enormemente (ad es. a causa del terrorismo) e le compagnie aeree non si possono più fidare.

Risultato: i controlli sono più rigidi, con conseguente allungamento dei tempi di imbarco ed aumento spropositato dei costi.

La stessa cosa succede anche nel mondo del noleggio, dove la fiducia ti permette di velocizzare i tempi e di ridurre i costi, eliminando le procedure per abbattere la naturale diffidenza e ti evita di staccare continuamente assegni cauzionali o bloccare la carta di credito.

Al contrario la mancanza di fiducia dilata tempi e costi, obbligandoti ad avere un blocchetto di assegni a portata di mano oppure a dover spedire l’effetto al domicilio del noleggiatore (con tutti i rischi del caso oltre al tempo perso per la spedizione) .

Ti svelo come superare l’ostacolo della mancanza di fiducia ed evitare rischi inutili (che ho appreso a mie spese)

Come puoi immaginare (o hai già provato sulla tua pelle), l’utilizzo dell’assegno cauzionale può nascondere alcune insidie (anche molto spiacevoli) sia per il cliente utilizzatore, sia per il proprietario del mezzo noleggiato.

Il noleggiatore, ad esempio, si espone al rischio di trovarsi tra le mani un assegno scoperto. E spesso dietro un assegno scoperto non c’è solo il mancato incasso (che già è cosa grave), ma ancor peggio si cela il rischio che il mezzo possa essere sottratto (ci sono bande di ladri, ben specializzate, che agiscono proprio in questo modo).

Ma alcuni rischi li corre anche il cliente.

Le aziende che devono noleggiare molti mezzi da lavoro (e presso diversi noleggiatori) sanno molto bene che, con troppi assegni fuori, le banche ad un certo punto potrebbero iniziare a porre certe domande (non tanto piacevoli).

Questo è solo uno dei rischi che incorri rilasciando assegni cauzionali. Ti racconto infatti cosa mi è capitato giusto qualche tempo fa.

Come sai la mia azienda Rilòc non ha mezzi di proprietà, ma offre il suo servizio di noleggio sfruttando più di 65.000 mezzi appartenenti a oltre 2.000 Punti Noleggio Partner.

Per questo motivo molti noleggiatori detengono i nostri assegni cauzionali e spesso sono lì da oltre 5 anni. Noi siamo tranquilli perché ci fidiamo dei nostri partner e sappiamo che è abitudine custodirli con la massima scrupolosità.

Ma cosa succede se un assegno viene rubato?

Succede che è una gran rottura, per tutte le aziende coinvolte. A partire dal noleggiatore al quale sono stati sottratti.

Io stesso, dopo la denuncia di furto fatta dal noleggiatore, ho dovuto recarmi presso la caserma dei Carabinieri per effettuare a mia volta la denuncia.

Per riuscirci sono dovuto andare ben 4 volte perché, a causa della coda già presente, avrei dovuto perdere troppo tempo.

Come se ciò non bastasse ho dovuto affrontare code interminabili nella mia banca (per ore) solo per le comunicazioni di rito.

Non so come la pensi tu, ma io non sopporto perdere tempo. E questa è stata una gran scocciatura con un’inutile ed evitabile perdita di tempo.

E per chi lavora con una precisa organizzazione delle proprie attività, con i minuti contati, il tempo è ancor più che prezioso. A volte addirittura impagabile.

Per questi motivi in Rilòc non chiediamo mai di lasciare assegni cauzionali a garanzia, anche se qualche cliente lo fa ancora per abitudine.

Utilizziamo invece modi alternativi per tutelare il nostro lavoro, nell’interesse anche del cliente che serviamo.

Rilòc è quindi un perfetto PONTE DI FIDUCIA tra il cliente e il noleggiatore.

⇒ In pratica garantiamo noi per te e ti evitiamo inutili perdite di tempo e denaro dovute alla naturale diffidenza.

La prossima volta che devi noleggiare un mezzo da lavoro in una zona dove non conosci noleggiatori tieni a mente quanto hai letto in questo articolo e ricordati che:

Fiducia = più velocità e meno costi 

Ed è proprio quello che ti offre Rilòc.

Se vuoi seguire il mio blog, clicca questo link => tizianobaiocco.it

Oppure se ancora non conosci i vantaggi del Noleggio a Rete Locale visita il sito www.riloc.it e chiedi un preventivo.

A presto e buon noleggio

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

No tu no! Ma perché? Perché no! Come una semplice negazione può far commettere un errore gravissimo (che rischia di costare molto caro)

Sentirsi dire un perentorio “No tu no!” non è mai piacevole. Peggio ancora se a questa negazione non viene fornito un valido motivo (come nella famosa canzone di Jannacci). 

Non ti nascondo che qualche volta mi è capitato, ma sono pronto a scommettere che sia successo anche a te (e non ne avrai di certo un bel ricordo). 

Per questo voglio raccontarti un recentissimo aneddoto lavorativo perché è stato per me spunto di profonda riflessione.

E lo sarà anche per te vedrai, seguimi nella lettura e rimarrai di stucco.

Conosci il valore più grande su cui si basa la mia azienda? Ecco perché è importante che tu lo sappia

Parlo della COLLABORAZIONE.

Se mi conosci sai bene quanto io tenga alla collaborazione, tant’è che su questa mia convinzione ho creato un’azienda ed un brand: Rilòc. 

Forse non lo sai ma Rilòc significa Rete Italiana Locazione. Già questo ti fa capire quale fosse lo spirito che mi ha spinto a realizzare questo progetto. 

Il mio mantra è collaborare senza competere. Fare squadra per raggiungere obiettivi ancora più elevati.

Ho creato questa rete per collaborare con i noleggiatori locali, per condividere con loro reciproche opportunità di guadagno e soddisfare una tipologia di clientela che cerca un servizio ad alto valore aggiunto. 

Questo concetto i nostri clienti lo conoscono molto bene ed è anche uno dei motivi per i quali ci danno fiducia.

E anche i nostri fornitori lo sanno bene (o meglio…dovrebbero saperlo).

Eppure alcuni di loro hanno commesso il grossolano errore di guardare alla situazione con un po’ di superficialità (forse troppa… come starai per leggere). 

Da oltre 5 anni seleziono accuratamente i partner per creare la mia Rete di Noleggio Locale (diventata oggi la più grande in Italia). Oggi collaboro con quasi tutti i più importanti e affidabili noleggiatori nazionali (sia piccoli che grandi). 

Mi occupo personalmente di questa selezione, decidendo chi può far parte della Rete e chi no. Per far ciò utilizzo RentalSel, una tabella di valutazione e monitoraggio dei 10 parametri che reputo fondamentali per un noleggiatore (se sei interessato a scoprire quali siano, puoi cliccare QUI). 

I nostri partner (così come i nostri clienti) hanno moltissimi vantaggi ad affidarsi alla rete (e questo è dimostrato dai risultati raggiunti).

Tuttavia può capitare che qualche noleggiatore rifiuti la nostra proposta di collaborazione. 

Devo dirti la verità…finora abbiamo ricevuto pochissime negazioni. Si contano sulle dita d’una mano (e peraltro ci hanno lasciato totalmente indifferenti). 

Eppure questa volta…

Oggi voglio raccontarti dell’episodio (paradossale) accaduto giusto qualche settimana fa. Una negazione che ha davvero dell’incredibile. 

Noleggio a Rete Locale e Noleggio tradizionale: come una valutazione (troppo) superficiale ha “danneggiato” questo importante noleggiatore

Quando ricevo un rifiuto alla mia proposta di collaborazione in genere non ci faccio molto caso, capisco che esistano visioni del business molto differenti. Normalmente mi spiegano il motivo e, se non lo fanno, glielo chiedo io.

A volte trovo anche giustificate (seppur limitanti) le argomentazioni che mi vengono fornite.

In particolare questa: “preferiamo servire solamente i clienti locali e non quelli che vengono da fuori”.

Detta così non fa una piega, non tutti gli imprenditori vogliono aumentare il volume d’affari e i profitti delle loro aziende (… possiamo definirli “imprenditori insoliti”).

Ad ogni modo me ne faccio una ragione, li ringrazio e contenti loro contenti tutti.

Tuttavia c’è un caso davvero pazzesco che è nato da un errore tanto banale quanto potenzialmente grave.

Un gruppo di noleggio tra i più grandi in assoluto (e non solo in Italia), dopo tantissimi anni di ottima collaborazione, di punto in bianco ha detto “basta”.

E lo ha detto esattamente in questo modo, ti riporto le parole testuali:

“A malincuore devo comunicarti che le nuove disposizioni aziendali a livello di gruppo riguardo i noleggi ad aziende non utilizzatrici finali (sub-noleggio) non sono più consentiti.”

In pratica dopo una montagna di contratti sottoscritti e fiumi di nostro denaro regolarmente incassato, questo noleggiatore ci risponde “picche”. Non vuole più collaborare con Rilòc.

Ok ne prendo atto, ma voglio capirne di più. 

Come avrai immaginato non ho perso tempo e ho subito cercato di approfondire le reali motivazioni di questa presa di posizione, così perentoria quanto improvvisa. 

Sai cos’è successo realmente? 

È stato nominato un nuovo Top Manager (tra l’altro persona di altissimo livello professionale), ma le informazioni che ha ricevuto su Rilòc non erano esatte (o quantomeno non erano complete). 

Ora ti spiego esattamente com’è andata: 

Il nuovo dirigente ha fatto una scelta strategica, per certi versi anche condivisibile.

Ha deciso di smettere di “ingrassare” alcuni noleggiatori concorrenti, in particolare quelli che reputava tra i più aggressivi.

Ed è una scelta pienamente comprensibile.

Io stesso, in passato, da responsabile di area per quella che era l’azienda di noleggio più grande dell’epoca, ho discusso circa l’opportunità o meno di collaborare con gli altri noleggiatori. 

Le posizioni all’interno del team di lavoro erano contrapposte e tutte quante supportate da valide ragioni.

Per questo motivo non mi stupisco tanto della decisione di per sé, ma rimango incredibilmente esterrefatto dell’errore compiuto.

Sai quale ERRORE (assurdo) è stato commesso? 

Ci hanno scambiati per aggressivi, infimi e temibili… CONCORRENTI.

Ed è come scambiare un giocatore della tua squadra con un giocatore della squadra avversaria. Il primo ha lo stesso tuo obiettivo, il secondo fa di tutto per osteggiarti (e a volte anche con mosse non lecite).

Hanno banalmente confuso il Noleggio a Rete Locale (che offre reciproche opportunità di noleggio) con il Noleggio tradizionale (che ovviamente potrebbe comportare qualche rischio, se non correttamente gestito).

E pensare che sarebbe bastato davvero poco per capire che Rilòc NON è un Noleggiatore tradizionale:

  1. Non abbiamo mezzi di proprietà, noleggiamo unicamente quelli dei nostri partner.
  2. Non abbiamo filiali sul territorio, siamo noi che “ingrassiamo” i noleggiatori locali e non il contrario.
  3. Il nostro business è fondato unicamente sulla totale fiducia reciproca, per questo motivo non andiamo mai sul cliente di altri noleggiatori e nel dubbio ci asteniamo.
  4. I nostri Partner non rischiano di ritardare (o peggio perdere) alcun pagamento, ci facciamo infatti carico di ogni eventuale problematica di incasso con il cliente finale (anche nei casi più gravi, come accaduto durante l’emergenza COVID-19).
  5. Ci scambiamo spesso informazioni reciproche per evitare di incorrere in fregature, furti o quant’altro.

Siamo due mondi opposti, ma questa leggerezza gli potrebbe costare danni incalcolabili (purtroppo e mi dispiace).

Intanto ti racconto cos’è già accaduto:

Dopo pochi giorni abbiamo noleggiato alcuni mezzi per un nostro cliente, presso la più importante fabbrica (famosa a livello mondiale) del territorio di questo noleggiatore.

Vista la negazione ci siamo trovati costretti ad appoggiarci al loro più acerrimo rivale (cosa che mai avremmo fatto prima per il rispetto che nutriamo). 

Immagina quanto sarà stato contento questo noleggiatore di aver messo finalmente un piede lì dentro (e dopo il piede in genere entra anche il corpo).

Questo noleggiatore perderà sicuramente altro denaro (almeno il nostro), ma non è il danno più grave che potrebbe aver causato.

Ancor peggio è che il loro brand, di forte valenza locale, lascia fronte libero ad altri agguerriti competitor, che Rilòc avrebbe comunque contribuito ad arginare.

Ciò che ho raccontato ti fa ben capire quanto un “piccolo” errore di valutazione possa creare un potenziale “grosso” danno e soprattutto possa scoprire il fianco al nemico (che poi è la cosa più pericolosa).

A me è dispiaciuto perdere un collaboratore, ma per Rilòc è stato irrilevante.

Infatti, con più di 65.000 mezzi a noleggio ed oltre 2.000 Punti Noleggio Partner, non abbiamo difficoltà a servire ogni richiesta di noleggio, anche sul loro territorio.

Ho ricevuto una bella lezione di vita da questa esperienza, seppur mi abbia lasciato un po’ di amaro in bocca:

⇒  Non limitarti mai all’apparenza: rischi un danno per te o (peggio) la fortuna di altri.

Sono contento di aver condiviso con te questa mia vicenda, spero ti possa essere utile in futuro (almeno per non commettere lo stesso errore).

Se vuoi seguire il mio blog, clicca questo link => tizianobaiocco.it

Oppure se ancora non conosci i vantaggi del Noleggio a Rete Locale visita il sito www.riloc.it e chiedi un preventivo.

A presto e buon noleggio

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

Nessun Decreto Legge può obbligare (o favorire) i clienti a non pagare i fornitori. Scopri perché: ti aiuterà a cementificare il rapporto con loro e non li perderai mai più.

Leggi questo articolo se vuoi scoprire come cementificare il rapporto con i tuoi fornitori in questo momento di crisi.

“In questo momento sei legittimato a non pagare i fornitori”, sembra (erroneamente) che questa affermazione sia servita su un piatto d’argento.

Mi riferisco alla drammatica situazione correlata a questa infame epidemia del coronavirus COVID-19.

Anche tu, penso, sia consapevole che la circolazione di questo virus debba essere arrestata in ogni modo. Per tutelare la salute nostra e dei nostri cari, pare non esista alternativa che fermare l’Italia, con i suoi abitanti e le sue aziende.

L’emergenza sanitaria è evidente e lascerà purtroppo una scia di dolore per molto tempo. Sfortunatamente però a soffrire non saranno solo le persone, il che è già di per sé di inaudita gravità.

Sto parlando delle imprese italiane, già fragili per l’incredibile fardello burocratico e indebolite ulteriormente da un regime fiscale non commentabile. Insomma è per tutti un grande angoscia nel cuore.

E in tutta questa confusione, sembra che qualcuno si sia dimenticato che puntualmente i clienti debbano pagare i fornitori per i prodotti o servizi ricevuti. L’impressione è che si stia favorendo (senza apparenti alternative) il blocco dei pagamenti.

Ho deciso di scrivere questo articolo proprio per far luce su questa tematica che reputo fondamentale e per “smentire” l’idea che, vista la situazione, sia giustificato non pagare i fornitori.

Inoltre ti mostrerò che se tu volessi seguire questa pratica non solo faresti un grande torto a tuoi fornitori (che non riceverebbero i dovuti pagamenti in questo momento di crisi), ma procureresti anche un danno (molto grave) anche alla tua azienda, non appena la situazione ripartirà.

Se confondi il tuo fornitore con una sorta di finanziatore rischi di azzoppare ulteriormente la tua attività. Ecco il rischio che corri se decidi che “puoi non pagarli”.

Non vi è dubbio che sia una situazione difficile per le tue casse aziendali (come per le mie e per quelle di tutti).

Qualcuno ha deciso di fermare le aziende senza minimamente preoccuparsi delle relazioni economiche che esistono tra le imprese, già sufficientemente penalizzate e tormentate.

In più siamo in Italia, dove già esiste la placida consuetudine di utilizzare il fornitore come una sorta di finanziatore, una stortura belle e buona, ma è così.

⇒ FINANZIATORE e FORNITORE sono due ruoli ben DISTINTI!

Ricordati che se un’azienda desidera ricevere una fornitura sempre puntuale e precisa non può permettersi di pagare i fornitori con una moneta diversa: deve mantenere la medesima puntualità e precisione.

Se confondi i due ruoli, RISCHI di pagare uno scotto molto alto, perché questo comportamento negativo allontana i fornitori seri (e anche molto velocemente).

È ovvio che questa drammatica pandemia COVID-19 stia creando un’infinità di danni, sia a livello umano che economico.

Tuttavia abbiamo la certezza che si ricomincerà, magari lentamente, magari diversamente. Ma prima o poi si ricomincerà.

E se tu ti sei comportato scorrettamente con i tuoi fornitori, nascondendoti o sparendo del tutto senza pagarli, in nome di una falsa convinzione che esista un Decreto Legge che possa “impedirti” di pagarli…

Cosa pensi che succederà ad emergenza finita, quando avrai di nuovo bisogno di loro? 

Ti assicuro che non ti aspetteranno a braccia aperte, ma anzi avranno già armato i fucili pronti per quando busserai alla lora porta (e dovrai bussarci).

Ecco come ho deciso di comportarmi in questa situazione di crisi. Segui questo consiglio per non buttare all’aria anni di duro lavoro

Già prima di questa crisi l’azione più immediata (e semplice) per un’azienda in difficoltà economica era quella di bloccare i pagamenti dei fornitori.

Immagina ora che tutti gli operatori economici sono spaventati, anzi terrorizzati dalla mancanza di liquidità.

Non è difficile ipotizzare cosa succederà nel prossimo periodo.

Io credo (e ne sono certo al 100%) che sarà un immane disastro perché la paura, alimentata anche da una evidente necessità, non accetterà mezze misure.

Ci si difende come si può, qualcuno potrebbe pensare.

Ebbene voglio dirti che io la penso esattamente al contrario e te lo dico da imprenditore prima ancora che da persona.

Noi imprenditori siamo incoscienti sognatori.

E ciò che sta succedendo non deve infrangere i nostri sogni. Anni di sacrifici, speranze e notti insonni non si meritano che sia buttato tutto al vento. E non succederà se guardiamo, tutti insieme, nella stessa direzione.

Ogni operatore economico sta facendo la sua parte e sta pagando i dazio, pur con l’angoscia di non sapere come ci si ritroverà ad emergenza finita.

Nella mia azienda, per diventare la Rete di Noleggio Locale più grande in Italia, i rapporti con i fornitori sono sempre stati fondati sulla precisione e sulla puntualità, decisamente maniacali.

In tanti anni di lavoro non abbiamo mai respinto alcuna ricevuta bancaria né fatto desiderare il pagamento ad alcun fornitore. Non posso nasconderti che di questo sono molto orgoglioso.

Ora un decreto governativo ha deciso di fermare la nostra economia e non possiamo che prenderne atto.

Ma non esiste legge dello stato che possa costringere (o favorire) i clienti a non pagare i fornitori.

L’ho evidenziato perché ci tengo a ribadire questo concetto importantissimo fino alla nausea: i fornitori meritano la RISPETTO E FIDUCIA, sempre!

Per questo motivo continueremo a pagare regolarmente i nostri fornitori anche in questo periodo così buio, perché saranno loro, ad emergenza finita, a dare i mezzi a noleggio ai nostri clienti per ripartire con le loro attività.

I fornitori per l’azienda sono come il sangue per il corpo. Non bisogna dimenticarsi di loro e non bisogna mai girargli le spalle perché ti serviranno come il pane, disponibili e scattanti, quando dovrai riconquistare il mondo che ora si è fermato.

E se non riesci ad essere puntuale, non nasconderti. Avverti con anticipo il tuo fornitore della tua reale difficoltà e continua ad essere reperibile e disponibile.

Nel limite del possibile versa subito un acconto e proponi un piano di rientro che sia sostenibile per te ed utile per lui.

Questo significa essere seri, anche nella difficoltà. Altrimenti, ad emergenza finita, rischi davvero di non trovarli più.

“Non possiamo sapere quali eventi dovremo affrontare, ma possiamo decidere lo stato d’animo con il quali li affronteremo”.

Con questo pensiero finale concludo questo articolo, augurando a te, alla tua famiglia e alla tua attività di poter superare questi tempi duri in massima salute e nel migliore dei modi.

Qualora fossi interessato a scoprire tutti i valori su cui si basa la mia azienda, Rilòc, >> clicca QUI <<.

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

Cerchi mezzi da lavoro a noleggio per il tuo cantiere fuori zona? Se vuoi evitare il rischio di sprecare tempo prezioso (e tutti gli imprevisti che già conosci) devi…

Quando noleggi un mezzo (ad es. piattaforma aerea) devi fare i conti con questa grossa barriera tutt’altro che scontata.

Solitamente quando si cerca un mezzo da lavoro a noleggio per un cantiere fuori zona c’è sempre qualche difficoltà, anche solo dal punto di vista del tempo impegnato per la ricerca. E in certi casi non è nemmeno garantito che la ricerca porti i risultati sperati.

La parola chiave è la DIFFIDENZA.

Partiamo dal presupposto che quando il noleggiatore non ti conosce è normale che vi sia della diffidenza, specialmente quando devi noleggiare in una zona che non conosci e dove nessuno conosce te.

Non sapendo bene chi sei deve sempre tutelarsi (giustamente) dal rischio di furto e dal rischio di incasso. Chiunque al loro posto prenderebbe delle precauzioni per tutelarsi.

Queste precauzioni possono includere:

  1. Un rialzo del prezzo.
  2. La mancanza di risposta alle tue richieste (specialmente per i noleggi di breve durata).
  3. La richiesta di assegni cauzionali, pagamenti anticipati oppure il blocco della carta di credito.

Come prevedibile aumenteranno i tempi di risposta di fronte a tali richieste, poiché non è più nel potere del Responsabile Acquisti risolvere questo problema, ma entra in gioco un’altra figura, quella amministrativa.

Questo ritardo rischierebbe però di spaventare il noleggiatore che, sempre per diffidenza, potrebbe decidere di non proseguire con la trattativa oppure alzare il prezzo per evitare la fornitura.

In una situazione simile il rischio è di sprecare tempo prezioso, specialmente se viene richiesto un assegno di cauzione, poiché questo non può essere inviato velocemente dal Responsabile Acquisti, ma richiede l’autorizzazione amministrativa del titolare o dell’ufficio amministrativo.

Il tuo lavoro rischia di iniziare in ritardo (e pensa al tuo committente come sarebbe amareggiato) perché finché il noleggiatore non ha in mano l’assegno è naturale che non sblocchi il mezzo (e non è da escludere il rischio di smarrimento delle poste/corriere. In questo caso partono denunce e inizia un processo estenuante che fa perdere un sacco di tempo ed energie).

È bene non sottovalutare nemmeno la reputazione bancaria che può essere oggetto di “attenzione”, infatti potrebbe sussistere il rischio che la banca si allerti vedendo in giro tanti assegni non incassati.

Come vedi la diffidenza è un fattore chiave quando si noleggia un mezzo per un cantiere fuori zona e può portare a sprechi e a incredibili perdite di tempo, che a loro volta causano ritardi nei lavori del tuo cantiere. E, quando non si rispettano i tempi, vi è sempre un danno economico per la tua azienda.

A nessuno piace trovarsi di fronte a perdite di tempo, ad un rialzo del prezzo o a imprevisti talvolta molto costosi, sei d’accordo con me?

Per risolvere il problema della diffidenza ti basta ricorrere a …

La soluzione più ovvia sarebbe quella di affidarsi sempre ai tuoi soliti noleggiatori, mettendo in conto di dover far fronte ad alti costi di trasporto e assistenza.

Questo però limiterebbe enormemente le tue potenzialità, specialmente se la tua azienda lavora in gran parte con cantieri dislocati fuori zona. Questa soluzione potrebbe far sforare il tuo budget (rischiando anche di andare in rimessa) e con costi particolarmente alti potresti perfino rischiare di perdere commesse particolarmente interessanti.

Esiste però un’altra alternativa che ti permette di evitare definitivamente questi problemi: usufruire del NOLEGGIO A RETE LOCALE di Rilòc.

Così facendo elimineresti definitivamente la barriera della diffidenza e “stopperesti” una volte per tutte il rischio di sprecare tempo e denaro ogni volta che lavori fuori zona.

La Rete Locale di Rilòc è composta da oltre 2.000 Punti Noleggio Partner con cui si è creato un solido rapporto di fiducia. Vedila come una “rapida scorciatoia” tra la tua azienda e il noleggiatore locale, che ti permette di AZZERARE TOTALMENTE la diffidenza innata del noleggiatore che ancora non ti conosce.

Ti sarà sicuramente capitato di imbatterti in problemi dovuti alla mancanza di fiducia del noleggiatore nei tuoi confronti (purtroppo non è colpa sua, ma è la struttura del sistema che impone questi limiti).

Magari hai dovuto affrontare estenuanti telefonate che ti hanno fatto perdere un sacco di tempo e, alla fine, non sei nemmeno riuscito a trovare quello che cercavi.

Ti capisco, anch’io in passato mi sono occupato dell’Ufficio Acquisti di una grossa azienda del settore costruzioni e so perfettamente cosa significhi scontrarsi con il muro della diffidenza e perdersi tra un mare di telefonate stressanti ed email inconcludenti.

Il Noleggio a Rete Locale è un’efficace risposta (l’unica) che ti permette di superare tutti questi ostacoli e trovare facilmente il mezzo da lavoro per il tuo cantiere dislocato.

La Rete Locale più grande d’Italia nasce da …

Mi occupo di noleggio dal 2006 e posso dire di aver sperimentato con mano tutti i principali limiti del mio settore. 

Ho fondato Rilòc proprio per far fronte a questi problemi e con l’obiettivo di risolverli e semplificare il processo di noleggio. La nostra Rete Locale è composta da più di 2.000 Punti Noleggio Partner sparsi sul territorio nazionale e ha completamente rivoluzionato il modo di noleggiare piattaforme aeree e mezzi da lavoro.

Non solo crea un ponte di fiducia tra noleggiatore e cliente, ma ti offre anche benefici logistici grazie al fatto che ti interfacci con un Unico Referente in tutta Italia, che ti segue durante tutto il processo di noleggio.

La Rete Locale di Rilòc ti garantisce anche la continuità dei lavori del tuo cantiere perché, avendo a disposizione quasi tutto il parco mezzi italiano, abbatte drasticamente  il rischio di ritardi dovuti a mezzi guasti (che non vengono riparati in tempi brevi) o a mezzi non più disponibili (es: ti serviva per un giorno in più, ma il mezzo era già stato prenotato per un altro cliente). 

Grazie a questo innovativo sistema puoi noleggiare un mezzo da lavoro da un noleggiatore che non conosci alle stesse condizioni del tuo noleggiatore di fiducia. Avrai sempre Rilòc come interlocutore unico: per il preventivo, per l’assistenza e per la fatturazione.

Ci tengo però a precisare una cosa: Rilòc non è un semplice intermediario o un portale di raccolta contatti, ma è un referente totale e globale per il tuo noleggio. L’unica differenza è che non ti rivolgerai più a un singolo noleggiatore con il suo parco mezzi personale, ma alla Rete Locale composta da ben oltre 2.000 Punti Noleggio Partner.

Con Rilòc hai garanzia del prezzo di immediata lettura, senza sorprese in fattura e disponibilità del mezzo certa al 98%.

Se è la prima volta che conosci Rilòc, fai il tuo primo preventivo usando questo link dove ti verrà spiegato tutto in maniera semplice e veloce: >> CLICCA QUI <<

Tiziano Baiocco

 

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

Questo cantiere ha interrotto i lavori perché la piattaforma aerea noleggiata non era più disponibile. Scopri come il noleggio a Rete Locale ha risolto il problema.

Quando noleggi mezzi da lavoro non devi sottovalutare questo elemento: …

Prendiamo un cantiere qualsiasi. È praticamente certo che tu abbia già riscontrato qualche contrattempo o inghippo che ha rallentato o addirittura fermato i lavori, anche solo per poco tempo. D’altronde sono cose che possono capitare, a volte bisogna metterlo in conto.

Ma un cantiere fermo fa perdere tempo e denaro a te e alla tua azienda, sei d’accordo con me?

Una problematica che mi hanno raccontato più volte riguarda proprio la perdita di continuità nella disponibilità dei mezzi da lavoro.

Ti faccio un esempio. Mettiamo che hai noleggiato una piattaforma aerea per tre giorni e successivamente ti sia accorto che questo tempo non sarebbe bastato a terminare il lavoro. In questo caso può accadere che il noleggiatore si trovi costretto a riprendersi il mezzo, se nel frattempo l’avesse già prenotato per un altro cliente.

In alcune situazioni il noleggiatore non può tenere fermo il mezzo nell’eventualità che possa servirti per più tempo. A volte non può rischiare di perdere altre opportunità di guadagno. Per tanti mezzi che possa avere, il noleggiatore tradizionale ha un parco mezzi limitato che non può (e non deve) permettersi di tener fermo.

Pensa che poco tempo fa, in Rilòc, è capitata proprio una cosa simile.

Avevamo noleggiato una piattaforma aerea da un partner locale nella zona di Roma e il nostro cliente, come spesso accade, ci ha chiesto di prorogare il noleggio.

Sfortunatamente il noleggiatore partner non poteva darci continuità perché aveva già promesso il mezzo ad un altro cliente. Per lui, pur dispiaciuto, non c’era altra possibilità che ritirarlo dal cantiere. E così ha fatto.

Quindi il nostro cliente è rimasto a piedi? Certamente NO.

Grazie alla Rete Locale di Rilòc, abbiamo garantito al nostro cliente la continuità del cantiere, reperendo velocemente un nuovo mezzo presso un altro Partner di Rete, mantenendo invariato il prezzo ed accollandoci i trasporti in più. 

Il nostro cliente, se non si fosse affidato a Rilòc, avrebbe dovuto fermare il cantiere e ricominciare da capo il processo di acquisto, cercando un nuovo noleggiatore. Avrebbe così sprecato altro tempo e pagato nuovi trasporti (e probabilmente anche con prezzi più cari).

Se conosci questi 2 fattori chiave puoi eliminare la perdita di continuità quando noleggi mezzi da lavoro

Partiamo dal fatto che Rilòc non è un noleggiatore, ma è un metodo completamente diverso di noleggiare. Esistono infatti due tipologie di noleggio: quello a Rete Locale come Rilòc (che non ha mezzi propri) e quello tradizionale, del quale fanno parte tutti i noleggiatori italiani.

Consideriamo un attimo il noleggio tradizionale. Qual è il primo fattore chiave da valutare quando noleggi un mezzo da lavoro?

Solitamente verrebbe da pensare al canone di noleggio, ma nel 99% dei casi non coincide mai con il costo finale (ci sono es. voci una-tantum, percentuali assicurative da aggiungere, costi extra, trasporti, etc.).

Ecco i 2 fattori chiave che devi valutare:

#1 La disponibilità dei mezzi: È importante scegliere il noleggiatore con una buona disponibilità di mezzi. Questo si ricollega al problema della continuità che abbiamo appena visto, perché se i mezzi disponibili sono limitati, è possibile che il noleggiatore non possa accontentarti in caso di una proroga o nell’eventualità che il mezzo si rompa e non sia facilmente riparabile.

#2 La vicinanza: È bene sottolineare che si parla di vicinanza del mezzo e non della sede, per questo è fondamentale rapportare sempre il numero di mezzi a disposizione del noleggiatore con la distanza in Km che li separa dal tuo cantiere. Questo è un fattore chiave, perché ti permette di ottimizzare i costi di trasporto e velocizza enormemente i tempi in caso ci sia necessità di assistenza tecnica.

Valutando attentamente questi 2 fattori chiave è possibile garantire una continuità quando si noleggiano mezzi da lavoro e capire meglio la differenza che c’è tra il noleggio a Rete Locale e quello tradizionale.

Accertati quindi di:

  • Non valutare esclusivamente il prezzo (canone di noleggio).
  • Verificare la disponibilità dei mezzi del noleggiatore.
  • Controllare la vicinanza del mezzo rispetto al tuo cantiere.

Come puoi fare a verificare queste informazioni? Basta contattare il noleggiatore e verificare direttamente con lui.

Saper scegliere il tipo di noleggio fa la differenza. Sai che vantaggi ottieni ad avere un Referente Unico?

Distinguiamo meglio il noleggio tradizionale da quello a Rete Locale (che ti offre un Referente Unico).

Nel primo caso il responsabile acquisti dovrà ricercare diversi noleggiatori e contattare quelli che gli sembrano più adatti alle sue esigenze per ottenere altre informazioni e/o un preventivo. Questo può comportare un notevole investimento di tempo, che non sempre garantisce un risultato soddisfacente.

Inoltre in caso di “imprevisti” c’è il rischio di dover perdere tempo con estenuanti telefonate per risolvere la problematica insorta, con conseguenti danni (in termini di tempo e denaro) per la tua azienda.

Questa tipologia di noleggio è solitamente consigliata a chi cerca noleggio nella sua zona di appartenenza oppure a chi si affida principalmente ad un solo noleggiatore.

Il noleggio a Rete Locale di Rilòc, invece, è pensato per chi lavora spesso fuori zona e non cerca esclusivamente il canone più basso, ma vuole un servizio che possa garantirgli semplicità, tranquillità e continuità.

Il processo di noleggio a volte è complesso e può nascondere rischi e imprevisti non sempre facilmente risolvibili da soli. Per questo il noleggio a Rete Locale ti permette di interfacciarti con un Unico Referente che ti accompagna durante tutto il processo e risolve al posto tuo ogni possibile complicazione che può presentarsi.

Rilòc nasce dalla mia esperienza professionale, maturata sia come responsabile acquisti che come noleggiatore ed è proprio per questo che risponde così bene ad alcune esigenze.

Ho voluto creare un servizio super-semplice, perfetto per le aziende che devono noleggiare mezzi da lavoro per cantieri fuori dalla loro zona di appartenenza e non conoscono noleggiatori locali.

Grazie ad una rete di oltre 2.000 Punti Noleggio Partner disseminati su tutto il territorio nazionale, avrai a disposizione la quasi totalità del parco mezzi italiano e non dovrai preoccuparti di cercare il noleggiatore perfetto, perché lo farà Rilòc al posto tuo.

Se è la prima volta che conosci Riloc, fai il tuo primo preventivo usando questo link dove ti verrà spiegato tutto in maniera semplice e veloce: >> CLICCA QUI <<

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

Sei proprio sicuro di sapere tutto sulle normative riguardo l’utilizzo delle attrezzature da lavoro? Ecco perché essere informati migliora la sicurezza del tuo cantiere

È possibile impedire che talvolta si verifichino degli inconvenienti spiacevoli?

Gli incidenti a cui mi riferisco non sono dovuti a distrazioni, ma alla non conoscenza delle norme di sicurezza in vigore.

Quante volte (purtroppo) le cronache parlano di piattaforme aeree che si sono rovesciate.

In questi casi è bene capire se fossero stati posizionati correttamente gli stabilizzatori oppure se fosse stato ben controllato il terreno dove è stato piazzato il macchinario.

Sei d’accordo con me che situazioni simili potevano (e dovevano) essere evitate?

La sicurezza viene prima di tutto ed è il motivo per cui ho scritto questi contenuti in collaborazione con Ezio Cantamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

Ezio Cantamessa si occupa di formazione dal 2007 e ha istruito oltre 7.000 operatori di PLE. Nel 2011, al summit IPAF ha vinto il Premio Internazionale IAPA per il miglior nuovo centro di formazione al mondo.

“Sulla sicurezza del lavoro non si deve scherzare, mai”

-Ezio Cantamessa

Hai provato a immergerti nel quadro normativo e ne sei uscito confuso? Questo è tutto quello che devi sapere

La formazione sull’uso delle attrezzature di lavoro in Italia è indicata come obbligo dal Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.L-gs 81/2008) integrato e corretto dal successivo D.Lgs. 106 del 3 agosto 2009.

Con tale decreto legge viene definito l’obbligo per il Datore di Lavoro di fornire la necessaria formazione agli addetti all’utilizzo delle attrezzature di lavoro che richiedono conoscenze specifiche in materia di sicurezza (art. 71, comma 7 – art. 73, comma 4).

In caso di violazione dell’obbligo appena citato, indipendentemente dal concreto verificarsi di un infortunio, sono previste delle sanzioni amministrative e penali a carico del Datore di Lavoro (arresto da 3 a 6 mesi e/o ammenda da circa 2.700 euro a 7000).

Per alcune attrezzature di più larga diffusione, il 21.02.2012 è stato approvato un “Accordo Stato Regioni” relativo ai corsi di abilitazione, il cosiddetto ‘Patentino’.

Tale Accordo contiene le disposizioni normative relative ai requisiti minimi dei corsi di formazione relativi alle attrezzature e definisce: i soggetti abilitati, le macchine interessate, le durate dei corsi e i contenuti.

Le attrezzature coinvolte sono le seguenti:

  • Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE)
  • Gru a torre
  • Gru mobile
  • Gru per autocarro
  • Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo
  • Trattori agricoli o forestali
  • Macchine movimento terra
  • Pompa per calcestruzzo

Vige inoltre l’obbligo a carico di chi noleggia o concede in uso tali attrezzature, di richiedere una dichiarazione al Datore di Lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni di legge (art. 72, comma 2).

Ti svelo il segreto del noleggio perfetto quando hai un cantiere dislocato fuori zona: affidarsi al Noleggio a Rete Locale.

Conoscere bene il quadro normativo è fondamentale, perché ti permette di mantenere tutti gli standard di sicurezza (e ti evita anche di incorrere in sanzioni).

I lavori nei cantieri sono spesso frenetici e le perdite di tempo non piacciono a nessuno, dico bene? Sono convinto che quando si parla di cantieri c’è sempre un margine di miglioramento.

Mi occupo di noleggio dal 2006 e ho avuto modo di sperimentare di persona le esigenze di chi deve noleggiare mezzi da lavoro per le proprie attività.

E proprio per questo ho lottato duramente negli anni per rendere l’intero sistema più semplice possibile.

Rilòc è la Rete di Noleggio Locale più grande d’Italia ed è stata creata con questo obiettivo in mente: semplificare la vita sia a chi deve noleggiare un mezzo da lavoro, sia ai noleggiatori locali.

Con oltre 2.000 Punti Noleggio Partner su tutto il territorio nazionale avrai a disposizione quasi l’intero parco mezzi italiano, con la garanzia della disponibilità del mezzo al 98%.

Sono assolutamente convinto che una persona debba essere tutelata al meglio e Rilòc ti offre proprio questo: avrai il vantaggio di interfacciarti con un Unico Referente Nazionale che ti tutela durante tutto il processo di noleggio e si occupa di trovare il noleggiatore perfetto al posto tuo.

Dai un’occhiata a questo breve video dove spiego come funziona il Noleggio a Rete Locale.

Se vuoi scoprire tutti i servizi che ho ideato per semplificare il noleggio di piattaforme aeree e mezzi da lavoro visita il sito => https://www.riloc.it

Se, invece, hai bisogno di un preventivo per il noleggio di un mezzo da lavoro >> CLICCA QUI <<

Se vuoi scaricare Gratuitamente il PDF sul Quadro Normativo compila il form qui sotto e lo riceverai direttamente via mail!

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

PS: se ti sono piaciuti i contenuti che hai appena letto dai un’occhiata a questi altri articoli, scritti sempre in collaborazione con Ezio Cartamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

 Riduci il rischio di incidenti nel cantiere: 10 controlli pratici per quando utilizzi Piattaforme Aeree

 Le 10 domande fondamentali sull’uso delle piattaforme aeree e perché è importante conoscerne le risposte

 Ecco 5 consigli pratici per migliorare la sicurezza nell’utilizzo di piattaforme aeree

 Anche tu hai avuto spiacevoli inconvenienti che hanno bloccato i lavori nel cantiere? Ecco come puoi migliorare la sicurezza nell’utilizzo di piattaforme aeree: 10 semplici controlli che devi fare prima di salire.

Anche tu hai avuto spiacevoli inconvenienti che hanno bloccato i lavori nel cantiere? Ecco come puoi migliorare la sicurezza nell’utilizzo di Piattaforme Aeree: 10 semplici controlli che devi fare prima di salire

Gestire un cantiere è complicato e il fattore sicurezza è il primo passo per ridurre incidenti e interruzioni nei lavori

Mi occupo di noleggio dal 2006 e quando si parla di cantieri posso dire di aver sperimentato con mano molte delle problematiche che si possono riscontrare.

Un mezzo in avaria è un primo esempio che mi viene subito in mente, ma ci sono anche tutti quegli imprevisti che si verificano a causa di negligenze o errori di chi svolge i lavori nei cantieri (es. non si sono seguite le dovute norme di sicurezza).

Simili inconvenienti possono arrecare un danno sia alla tua azienda in termini di tempo e denaro, sia alle persone che vi sono direttamente coinvolte. E nel caso di incidenti più gravi c’è il rischio che qualcuno si faccia molto male.

Ecco perché non bisogna mai sottovalutare le misure di sicurezza quando si lavora in un cantiere. Prevenire è sempre meglio che curare ed è il motivo per cui ho scritto questi contenuti in collaborazione con Ezio Cantamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

Ezio Cantamessa si occupa di formazione dal 2007 e ha istruito oltre 7.000 operatori di PLE. Nel 2011, al summit IPAF ha vinto il Premio Internazionale IAPA per il miglior nuovo centro di formazione al mondo.

 

“Sulla sicurezza del lavoro non si deve scherzare, mai”

-Ezio Cantamessa

 

Seguendo questi 10 controlli prima di utilizzare le piattaforme aeree puoi migliorare la sicurezza e il rendimento dei tuoi cantieri 

Quando si utilizzano le piattaforme aeree (o qualsiasi altro mezzo da lavoro) bisogna sempre fare attenzione a seguire tutte le norme di sicurezza.

Di seguito trovi 10 controlli fondamentali che devi fare prima di iniziare a lavorare con le Piattaforme Aeree:

1. Controllo perdite d’olio 

Verifica che non ci siano ingenti perdite d’olio idraulico. Un trasudamento dai tubi, soprattutto se la macchina non è recente, è da considerarsi normale. 

 

 

2. Controllo impianto elettrico 

Verifica che i cavi siano in posizione corretta e non sgualciti e che le canaline non presentino danni importanti. 

 

3. Controllo perni 

Tutte le articolazioni dei bracci e i punti di ancoraggio dei cilindri hanno un perno. Controlla che sia in posizione e sia presente il sistema di bloccaggio del perno. In caso contrario non utilizzare assolutamente la macchina. 

 

4. Controllo bracci, stabilizzatori e cesta

È importantissimo che tutta la struttura della macchina non presenti segni di ruggine e ammaccature. Inoltre essendo alcune parti mobili devono essere ben ingrassate. Anche in questo caso, se qualcosa non fosse regolare, rifiutati di utilizzare la PLE. 

5. Dispositivi di sicurezza 

Leggi attentamente le istruzioni d’uso circa i dispositivi di sicurezza adottati dal costruttore. Ogni macchina ha i suoi, è importante conoscerne il funzionamento e verificarne la funzionalità. Oltre che lavorare sicuro, non rischierai dei fermi macchina inutili.

 

6. Controllo comandi

Il quadro comandi deve avere gli adesivi con l’indicazione della funzione del comando. Se assente o illeggibile potresti avere serie difficoltà nel manovrare correttamente la macchina. Tutti i comandi devono essere funzionanti, come anche le spie di segnalazione.

7. Parti e adesivi mancanti

Controlla che tutte le parti della macchina siano presenti. Un carter mancante, se c’era, sicuramente aveva una funzione. Stesso discorso per gli adesivi di sicurezza, servono a ricordarti obblighi e rischi, non solo a te, ma anche a chi si trova nei pressi della macchina.

 

8. Sistema interblocco braccio stabilizzatori

Assicurati che prima di stabilizzare la PLE il braccio non funzioni (puoi farlo con i comandi a terra) e viceversa che una volta alzato il braccio dal supporto gli stabilizzatori non possano essere manovrati.

9. Controllo veicolo

Se la PLE è montata su autocarro questo va anche controllato per una guida sicura su strada. Controlla i fanali, i freni (compreso quello a mano), gli pneumatici e il livello del carburante.

10. Manuale d’uso e manutenzione

Infine ricordati che esiste! Oltre ad essere d’obbligo averlo in dotazione va anche letto… E’ la cosa più utile che puoi fare. Seguire le indicazioni di chi ha costruito la macchina è sicuramente meglio che le indicazioni date in 5 minuti da chi ti consegna la macchina.

Il cantiere perfetto è quello che non si ferma mai ed essere tutelati durante tutto il processo di noleggio è un grosso vantaggio in termini di tempo e denaro

È indispensabile essere informati sulle misure di sicurezza e mi auguro che i contenuti che hai appena letto ti abbiano fornito indicazioni in più per aiutarti a ridurre gli inconvenienti nel tuo cantiere, migliorando la sicurezza di chi utilizza piattaforme aeree.

Occupandomi di noleggio dal 2006 ho avuto la possibilità di conoscere in modo approfondito le esigenze di chi deve noleggiare mezzi da lavoro per le proprie attività. Esistono diversi fattori che possono creare imprevisti e non seguire le corrette procedure di sicurezza è uno di essi.

 

Tuttavia vi è un altro fattore che può rivelarsi un ostacolo per un cantiere dislocato fuori zona: la diffidenza. Quando devi interfacciarti con noleggiatori che non conosci, la diffidenza è una barriera che non devi sottovalutare. Sono convinto che l’avrai già sperimentato di persona, dalle ripetute telefonate stressanti alle numerose email e soprattutto dalle tutele che ti hanno richiesto “per potersi fidare di te” (cauzioni, pagamenti anticipati, etc).

Semplificare tutto il processo di noleggio è uno degli obiettivi per cui lavoro duramente ogni giorno e Rilòc porta avanti questa lotta, per rendere più facile la vita sia a chi deve noleggiare un mezzo da lavoro, sia ai noleggiatori. Sono fermamente convinto che più una persona è tutelata e più è in grado di lavorare serena e dare il meglio di sé. E Rilòc ti offre proprio questo, grazie ad un Unico Referente Nazionale che ti tutela durante tutto il processo di noleggio e si occupa di trovare il noleggiatore perfetto al posto tuo.

 

Se vuoi scoprire tutti i servizi che ho ideato per semplificare il noleggio di piattaforme aeree e mezzi da lavoro visita il sito => https://www.riloc.it

 

Se, invece, hai bisogno di un preventivo per il noleggio di un mezzo da lavoro >> CLICCA QUI <<

 

Se vuoi scaricare Gratuitamente il PDF sui 10 Consigli per migliorare la sicurezza compila il form qui sotto e lo riceverai direttamente via mail!

 

Tiziano Baiocco

 

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

 

PS: se ti sono piaciuti i contenuti che hai appena letto dai un’occhiata a questi altri articoli, scritti sempre in collaborazione con Ezio Cantamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

⇒ Riduci il rischio di incidenti nel cantiere: 10 controlli pratici per quando utilizzi Piattaforme Aeree

Le 10 domande fondamentali sull’uso delle piattaforme aeree e perché è importante conoscerne le risposte

Ecco 5 consigli pratici per migliorare la sicurezza nell’utilizzo di piattaforme aeree

Ecco 5 consigli pratici per migliorare la sicurezza nell’utilizzo di piattaforme aeree

La sicurezza non va mai trascurata? Sei d’accordo con me? 

A volte mi capita di aprire i giornali e leggere di episodi in cui si è sfiorata la tragedia. Piattaforme aeree che si ribaltano, bracci meccanici che cedono. Quando non ci sono feriti gravi è sempre una fortuna, ma a volte l’epilogo non è sempre così favorevole… purtroppo.

Provo sempre una grande tristezza, perché sono convinto che sarebbe bastato seguire le dovute misure di sicurezza per scongiurare tragedie simili. 

È la ragione per la quale ho scritto questi contenuti in collaborazione con Ezio Cantamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

Ezio Cantamessa si occupa di formazione dal 2007 e ha istruito oltre 7.000 operatori di PLE. Nel 2011, al summit IPAF ha vinto il Premio Internazionale IAPA per il miglior nuovo centro di formazione al mondo.

Sulla sicurezza del lavoro non si deve scherzare, mai

-Ezio Cantamessa

Quando si parla di sicurezza bisogna sempre ascoltare il parere di un esperto e i 5 consigli sull’utilizzo di piattaforme aeree che troverai in questo articolo possono aiutarti a prevenire gli incidenti nei cantieri.

Informarsi è il primo passo per migliorare la sicurezza nel tuo cantiere. I vantaggi? Meno rischi e un grande risparmio di tempo e denaro. 

Meno rischi significa meno interruzioni nei lavori del cantiere (e soprattutto meno infortuni alle persone). Bisogna scongiurare quelle situazioni che arrecano danni al tuo personale e alla tua azienda, anche solo in termini di tempo per sostituire il mezzo o capire cos’ha causato l’incidente e prendere i dovuti provvedimenti.

Un mezzo rotto non è sempre riparabile in tempi brevi e in questi casi occorre sostituirlo velocemente, altrimenti c’è il rischio che i lavori si fermino per troppo tempo. In alcuni casi puoi perfino essere costretto a dover cercare un nuovo noleggiatore, perdendo ancora più tempo.

Essere informati è fondamentale per prevenire o limitare gli effetti di situazioni simili e conoscere le misure di sicurezza è un buon punto di partenza per evitare che si verifichino certi imprevisti.

Di seguito troverai 5 consigli su come utilizzare le piattaforme aeree in tutta sicurezza, scritti in collaborazione con Ezio Cantamessa:


#1DPI

I DPI anticaduta sono obbligatori per legge su tutte le PLE, come anche il caschetto che deve avere il sottogola. Inoltre valuta quelli da indossare per i rischi derivanti dall’attività lavorativa che devi svolgere. 

#2Rispetta i limiti

Scegli la PLE adatta al lavoro che devi fare. Valuta la capacità di sbraccio e l’altezza, la portata, quante persone devono salire in quota, il tipo di alimentazione (diesel/elettrica), le dimensioni e il peso della PLE. 

#3Pendenze

Se devi posizionare una PLE stabilizzata su una pendenza esagerata avrai grosse difficoltà e potrebbe essere pericoloso l’utilizzo. Su pendenze estreme le PLE tipo ragno sono le più idonee, su pendenze non eccessive ricorda che la cabina va sempre a valle!! Il freno a mano agisce sulle ruote posteriori, se alzi prima quelle (ed è il caso se metti la cabina verso monte) la macchina rimane senza freni e potrebbe scivolare via… 


#4Posizionamento

Non piazzare la macchina a caso. Valuta la geometria del braccio, durante le movimentazioni non deve trovare ostacoli né essere in posizione che possa urtare altri veicoli. Su terreni di cui non sei sicuro la tenuta, movimenta il braccio a vuoto da terra per verificare che non ceda. Nel dubbio non procedere. 

#5Ambiente

Durante le manovre non posizionare le mani sul cestello dove potrebbero essere schiacciate, quando scendi controlla che non ci siano ostacoli sotto il cesto. E attenzione ad ostacoli come balconi, cornicioni, rami degli alberi, strutture metalliche, ecc. Il 15% degli incidenti mortali con le PLE è dovuto a intrappolamento, cioè lo schiacciamento dell’operatore a causa di comandi errati.

Essere tutelati durante tutto il processo di noleggio semplifica i lavori del tuo cantiere

Magari alcuni di questi consigli contengono informazioni che conosci già, ma sono sicuro che ce ne sia almeno uno che ti possa fornire qualche particolare in più e in fatto di sicurezza i dettagli non sono mai troppi. Sempre meglio abbondare per evitare che si verifichino situazioni spiacevoli.

Quando si parla di cantieri sono dell’idea che ci sia sempre margine di miglioramento. Mi occupo di noleggio dal 2006 e ho avuto modo di conoscere in modo approfondito le esigenze di chi deve noleggiare mezzi da lavoro per le proprie attività. La sicurezza è fondamentale, ma non è l’unico fattore che può creare imprevisti.

La diffidenza può rivelarsi un ostacolo per un cantiere dislocato fuori zona, specialmente quando devi interfacciarti con noleggiatori che non conosci. Sono sicuro che l’avrai già sperimentato di persona, dalle telefonate snervanti alle numerose tutele che ti hanno richiesto “per potersi fidare di te” (pagamenti anticipati, cauzioni, etc).

Rilòc porta avanti la mia lotta per semplificare tutto il processo di noleggio e rendere più facile la vita sia a chi deve noleggiare un mezzo da lavoro, sia ai noleggiatori. Sono fermamente convinto che più una persona è tutelata e più è in grado di lavorare serena e dare il meglio di sé. E Rilòc ti offre proprio questo, grazie ad un Unico Referente Nazionale che ti tutela durante tutto il processo di noleggio e si occupa di trovare il noleggiatore perfetto al posto tuo.

Se vuoi scoprire tutti i servizi del Noleggio a Rete Locale, che ho ideato per semplificare il noleggio di piattaforme aeree e mezzi da lavoro visita il sito => https://www.riloc.it

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Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

PS: se ti sono piaciuti i contenuti che hai appena letto dai un’occhiata a questi altri articoli, scritti sempre in collaborazione con Ezio Cartamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

Riduci il rischio di incidenti nel cantiere: 10 controlli pratici per quando utilizzi Piattaforme Aeree

Le 10 domande fondamentali sull’uso delle piattaforme aeree e perché è importante conoscerne le risposte

Le 10 domande fondamentali sull’uso delle piattaforme aeree e perché è importante conoscerne le risposte

Essere informati può evitare che accadano imprevisti a te e alla tua azienda

In Italia si stima vi siano oltre 50.000 piattaforme aeree, compresi i sollevatori telescopici, e questo dato ci fa capire il grande utilizzo che viene fatto di questi mezzi da lavoro.

Tuttavia maggiore è il numero di persone che utilizzano un mezzo e maggiore è il rischio che qualcuno lo usi non correttamente o faccia degli errori dovuti a negligenze o distrazioni.

Sono sempre stato molto esigente sia con me stesso che con i miei collaboratori. Non ho mai ignorato le problematiche che mi si sono presentate davanti: il miglior modo per risolvere un problema è affrontarlo subito e non rimandare. Informarsi è il primo passo da compiere.

Spesso basta conoscere le norme di sicurezza o le procedure da seguire per impedire che si verifichino situazioni spiacevoli che fanno perdere tempo e denaro a te e alla tua azienda (e nei casi peggiori che causano infortuni ai lavoratori).

Esistono alcune domande ricorrenti che vengono maggiormente poste da privati e aziende che devono  noleggiare mezzi da lavoro. In questo articolo affronterò proprio queste domande e ti mostrerò perché è importante conoscerne bene le risposte.

Ecco le 10 domande più comuni e le risposte che ti faranno risparmiare tempo ed eviteranno spiacevoli sorprese

Sono convinto che l’incertezza crei più danni di un errore, perché nel primo caso la mancanza di informazioni può generare errori ben più gravi (es. se non conosco una norma di sicurezza posso andare incontro a infortuni “inaspettati”; se non sono informato sui regolamenti giuridici rischio di causare danni all’azienda in termini di tempo e denaro), mentre nel secondo caso si parla solitamente di un errore di chi già conosceva norme e regolamenti e ha semplicemente sbagliato per via di disattenzioni o incurie.

Mi occupo di noleggio dal 2006 e di domande sulle piattaforme aeree ne ho sentite fino alla nausea, individuando anche quelle più ricorrenti. Tuttavia credo fermamente che in questi casi serva sempre il parere di un professionista serio.

Per questo motivo ho il piacere di dirti che i contenuti che troverai sono stati scritti in collaborazione con Ezio Cantamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

Ezio Cantamessa si occupa di formazione dal 2007 e ha istruito oltre 7.000 operatori di PLE. Nel 2011, al summit IPAF ha vinto il Premio Internazionale IAPA per il miglior nuovo centro di formazione al mondo.

“Sulla sicurezza del lavoro non si deve scherzare, mai”

-Ezio Cantamessa

 

Non perdiamo tempo e vediamo subito le 10 domande più frequenti sull’uso delle piattaforme aeree:

DOMANDA #1: Si può scendere in quota dalla PLE? Ad esempio su un tetto?

La risposta è semplicemente no, gli unici casi previsti possono essere in caso di recupero di emergenza, o luoghi di lavoro non raggiungibili con altri mezzi più sicuri. Ma il tutto deve essere pianificato e documen­tato, oltre che essere autorizzato del costruttore.

 

DOMANDA #2: Ma chi sale con me dev’essere patentato?

No, come in automobile il passeg­gero non necessità del “patentino”, ma deve avere la formazione all’uti­lizzo del DPI anticaduta.

DOMANDA #3: Esiste un patentino per tutte le macchine?

No, ogni macchina descritta nell’Ac­cordo Stato Regioni ha un corso a se. Unico vantaggio riconosciuto è un credito formativo di 1 ora relativo alla parte teorico/giuridica.

 

DOMANDA #4: Perché mi hanno dato solo l’attestato e non il tesserino?

Perché la legge prevede il rilascio di un attestato di frequenza e profitto, non di un tesserino. Se viene rila­sciato può essere utile da portare sempre dietro, ma giuridicamente non ha valore.

DOMANDA #5: Un privato può noleggiare una PLE? Ho bisogno anch’io del patentino?

Nessuna legge vieta il noleggio di at­trezzature al privato e questo non è tenuto ad avere il patentino in quanto il D.lgs 81/2008 è indirizzato alle azien­de. Buona norma sarebbe però che i noleggiatori evitassero di noleggiare a persone palesemente inesperte e che potrebbero farsi del male.

DOMANDA #6: È vero che le PLE elettriche rischiano di esplodere quando le metto in carica?

Teoricamente esiste il rischio. Quando è sotto carica una batte­ria rilascia idrogeno, che è un gas altamente esplosivo. Se non si aprono i vani batteria e si lascia la macchina in un ambiente piccolo e senza ricambio d’aria questo rischio aumenta.

 

DOMANDA #7: Ho noleggiato una PLE ma mi manca mezzo metro in altezza per arrivare al punto di lavoro. Cosa posso fare?

Chiamare il noleggiatore e cambiare macchina con una più prestaziona­le. Non si possono usare strumenti per ‘alzare’ ulteriormente l’operato­re come scale, sgabelli o altro. E’ anche vietato salire sulla struttura del cesto.

 

DOMANDA #8: È vero che esistono dei patentini internazionali?

Si, nel caso delle PLE esistono at­testati che vengono riconosciuti all’estero. Questi corsi devono ri­spondere a una norma ISO, che è la 18878. Per le altre attrezzature al momento non esiste nulla di simile.

DOMANDA #9: Ho noleggiato una PLE e mancano dei documenti. Il responsabile è il noleggiatore, giusto?

No, siete corresponsabili. Al mo­mento del ritiro l’operatore deve controllare che tutta la documenta­zione prevista gli venga consegna­ta. Dall’altra parte il noleggiatore vi farà firmare che ciò è avvenuto.

 

DOMANDA #10: Come mai sono sempre riuscito a noleggiare senza patentino?

Perché la legge prevede che il no­leggiatore acquisisca una semplice dichiarazione dal datore di lavoro nella quale sono indicati i nomi degli utilizzatori e che essi sono in pos­sesso di abilitazione. Con questa dichiarazione il noleggiatore non è tenuto a chiedere l’attestato e allo stesso tempo si scarica di questa responsabilità.

Non conoscere le risposte equivale a correre rischi inutili: meglio affidarsi a un referente unico, che ti tutela durante l’intero processo di noleggio

Immagino sarà capitato anche a te di porti alcune di queste domande, non riuscendo magari a trovare le risposte oppure dovendo investire tempo ed energie per trovarle (talvolta senza riuscirci in tempi ragionevoli).

Spesso non disporre delle informazioni corrette può farti commettere errori o causare danni alla tua azienda.

Considera, per esempio, la domanda #9. Se il noleggiatore ha tardato (o non è riuscito) a fornirti tutti i documenti necessari è facile che questo causi disservizi in cantieri e persino multe salate. Di per sé è già un grosso danno, ma se aggiungiamo il fatto di non sapere con certezza di chi sia la responsabilità, allora i disagi e danni aumentano.

Un problema del genere si potrebbe facilmente evitare affidandosi a un referente unico, che ti tutela dall’inizio alla fine del noleggio, facendoti risparmiare tutto il tempo che dovresti altrimenti impiegare in ricerche e trattative in autonomia.

È proprio uno dei valori dell’azienda che ho fondato, Rilòc, una Rete di Noleggio Locale composta da oltre 2.000 Punti Noleggio Partner su tutto il territorio nazionale. Interfacciandoti con un unico referente avrai sempre a disposizione qualsiasi informazione in tempi brevissimi e non dovrai perdere tempo in lunghe telefonate per contattare i noleggiatori uno per uno. Ci pensiamo noi a trovare l’offerta migliore per te e ti garantiamo la disponibilità del mezzo con certezza al 98%.

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Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

 

PS: se ti sono piaciuti i contenuti che hai appena letto dai un’occhiata a quest’altro articolo, scritto sempre in collaborazione con Ezio Cartamessa, massimo esperto e Istruttore Senior IPAF.

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