Storia del noleggio in Italia: un tuffo nel passato per conoscere gli eventi più importanti che hanno dato origine al settore del noleggio di mezzi da lavoro

Al giorno d’oggi sono davvero tante le aziende che, per le loro attività, devono noleggiare piattaforme aeree o macchine movimento terra.

Comodità, vantaggi economici, picchi di lavoro ed esigenze particolari, sono solo alcuni dei motivi che le spingono a rivolgersi al mondo del noleggio.

Ho deciso di scrivere questo articolo per far conoscere l’evoluzione del noleggio in Italia, per poterne capire bene la situazione attuale (con i relativi pro e contro) e adottare le soluzioni migliori, in base alle proprie esigenze.

Il noleggio, nella storia, ha esordito rispondendo alle esigenze delle aziende che non erano in grado, per vari motivi, di svolgere i lavori con i propri mezzi e che dovevano per forza rivolgersi a terzi per reperirli.

In generale ha puntato a soddisfare queste 3 esigenze fondamentali:

  1. Ampia disponibilità dei mezzi.
  2. Facilità di accesso.
  3. Rispetto delle tempistiche.

Ci è riuscito veramente? Risponderò a questa domanda tra poco, ma prima voglio raccontarti gli eventi chiave che hanno segnato la storia del noleggio in Italia.

Farò un rapido excursus partendo dalle macchine movimento terra per poi arrivare alle piattaforme aeree, fino alla situazione attuale del noleggio.

Ecco le date chiave e gli eventi che hanno segnato la storia dei mezzi da lavoro più utilizzati al giorno d’oggi

Il noleggio in Italia ha origini abbastanza recenti e inizia a svilupparsi intorno agli anni 90, mentre all’estero (specialmente negli USA) esistono aziende con oltre cinquant’anni di storia alle spalle.

Tuttavia la storia dei mezzi da lavoro comincia all’inizio del diciannovesimo secolo, trainata da esigenze belliche e scatenata dal boom industriale, civile ed infrastrutturale a livello mondiale.

Per facilità di lettura (e di necessaria semplificazione), ti esporrò una sintetica timeline degli avvenimenti principali connessi alla storia dei mezzi movimento terra e delle piattaforme aeree. 

Questi eventi, come in una sorta di “unisci i puntini”, hanno portato alla condizione attuale del noleggio nel mondo e, nello specifico, in Italia.

Percorriamo insieme questo viaggio:

1835: William Smith Otis crea una macchina a vapore in grado di eseguire le stesse mansioni di una persona munita di una pala. Viene utilizzata per costruire le linee ferroviarie tra Worcester e Norwich, in Inghilterra.

1839: viene brevettata la prima pala meccanica “Otis”, un primo modello di escavatore essenziale per l’industria dell’epoca. Era in grado di spostare circa 380 metri cubi di terra al giorno, con un braccio in legno orientabile di 180°.

1897: Kilgore Machine Co. (Minneapolis) brevetta un nuovo escavatore a vapore controllato da un sistema idraulico. In questo periodo quasi tutti gli escavatori sono montati su rotaie, fattore che ne limita enormemente la mobilità.

Inizio degli anni 1920: vengono progettate macchine più simili a quelle dei giorni nostri. Gli escavatori iniziano a essere montati su ruote o binari e alimentati a gas, con un enorme aumento della mobilità.

1923: Benjamin Holt inventa il bulldozer con il motore a vapore (il motore a diesel arriverà solo in un secondo momento, nel 1931).

1925: viene introdotto il primo escavatore in grado di effettuare manovre rotatorie di 360°. Il mezzo commercializzato si chiama Bucyrus 120-B. L’arrivo della Seconda Guerra Mondiale comporta un aumento della domanda di macchine da cantiere che vengono utilizzate  perlopiù per la creazione di trincee e, successivamente, per la ricostruzione post bellica.

1948: conclusa la guerra appare il primo prototipo di escavatore con pompa e martinetti idraulici, progettato dai fratelli Mario e Carlo Bruneri.

1949: gli edifici iniziano ad essere troppo alti per i mezzi dell’epoca, così Liebherr crea la prima gru a torre mobile al mondo.

1951: viene brevettato il primo escavatore idraulico al mondo dai fratelli Bruneri.

1958: fanno la loro comparsa le pale gommate, introdotte dall’azienda Case CE.

1961: l’azienda Benati progetta la prima macchina movimento terra MAX 70. Si tratta di un escavatore cingolato che viene commercializzato non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi quali la Jugoslavia e la Bulgaria.

1966: viene prodotto il primo sollevatore leggero e portatile.

1969: John L. Grove inventa la prima piattaforma aerea (USA). Tutto nasce dalla volontà di poter lavorare in altezza senza dover ricorrere ai ponteggi, in modo da risparmiare tempo e denaro. Grove decide quindi di aggiungere un braccio elevatore (con cestello porta persone) a un normalissimo carro motorizzato, un’invenzione che può sembrare molto semplice, ma che di fatto ha rivoluzionato l’edilizia.

1973: l’azienda JLG (dal fondatore John L. Grove) introduce la piattaforma verticale, ovvero una piattaforma dotata di un pantografo apribile idraulicamente posto sotto il cestello porta persone.

1974: il sollevatore Super Lift diventa una macchina a noleggio molto gettonata.

1976: la JLG introduce il primo sollevatore a pantografo.

1985: questa data segna un evento molto importante per il settore del noleggio, che diventa il mercato più importante per le piattaforme aeree.

Anni 1990: è in questo periodo che in Italia hanno cominciato a fiorire i primi noleggiatori, seppur in un mercato ancora incerto, immaturo e poco definito. Le aziende italiane, attualmente più strutturate, hanno compiuto i primi passi proprio allora.

1992-1997: in questi anni vengono progettate, migliorate e immesse nel mercato molteplici tipologie di piattaforme aeree, autocarrate, semoventi, a forbice e cingolate. E’ una vera e propria esplosione del settore produttori, che non si è più fermata e che prosegue fino ai giorni nostri. Le altezze di lavoro raggiunte, hanno ormai dell’incredibile.

2000-2006: In Italia il settore del noleggio è ormai avviato e corre come un cavallo lanciato al galoppo. Esistono già importanti aziende con migliaia di mezzi in flotta, ma trovano spazio anche le piccole attività, perlopiù locali. È il momento più favorevole per cogliere le opportunità di questo “nuovo” mercato.

2007-2008: La crisi finanziaria arriva anche da noi e per il settore del noleggio è una brusca ed inaspettata frenata. Molte grandi aziende, spinte dal vento fino ad allora favorevole, erano fresche di ingenti investimenti e questo tsunami economico ha fatto letteralmente saltare il banco a molte di loro. Fortunatamente buona parte sono uscite (quasi) indenni da questo improvviso shock economico, ma per altre, purtroppo, è stato l’inizio del declino.

2010-2014: la situazione del noleggio di piattaforme aeree (e più in generale dei mezzi da lavoro) in Italia migliora. Inizia una ripresa, seppur lenta, dopo diversi anni di incertezza.

2016 stando al Rapporto IPAF 2016 cresce di circa il 5% il fatturato delle piattaforme aeree noleggiate in Italia rispetto all’anno precedente.

2017 il mercato italiano delle piattaforme aeree cresce ulteriormente per il secondo anno consecutivo. Alcuni player europei iniziano ad acquisire aziende italiane, segno che il mercato nazionale sta diventando interessante.

2018: si sviluppa il Noleggio a Rete Locale, un metodo di fare noleggio completamente diverso rispetto al metodo tradizionale. Il Noleggio a Rete Locale rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore ed è basato sulla collaborazione tra noleggiatori contrapposta alla competizione. 

In generale con il passare degli anni si sono creati mezzi da lavoro sempre più sofisticati ed ecologici. Oggi disponiamo infatti di una vastissima gamma di macchine leggere e pesanti: sollevatori telescopici, carrelli elevatori, escavatori, autogru, piattaforme aeree, ecc. E più passa il tempo, più questi mezzi si evolvono tecnologicamente.

Come vedi mi sono limitato alle date più significative. Ci sarebbero ancora un’infinità di altri avvenimenti di cui poter parlare, ma credo che questi dati siano sufficienti per avere una fotografia complessiva dell’attuale situazione.

Dopo questo breve viaggio nella storia dei mezzi da lavoro ti illustro come si è evoluto il noleggio in Italia di recente.

Noleggio mezzi da lavoro in Italia: ecco in che situazione ci troviamo (e come trarne vantaggio per la tua azienda)

Come abbiamo visto, anche in Italia si è sviluppata sempre di più la formula del noleggio, grazie alla quale le aziende possono ottenere mezzi da lavoro per brevi o lunghi periodi anche se non dispongono di budget elevati.

Malgrado l’innovazione tecnologica delle macchine non si sia mai fermata, la modalità di accesso al noleggio, in tutti questi anni, è praticamente rimasta sempre la stessa.

Anche le difficoltà sono sempre le stesse: limitata fiducia tra le due parti, difficoltà a valutare i preventivi per mancanza di omogeneità, disponibilità dei mezzi, ecc. (ma se ti capita spesso di noleggiare, sai benissimo di cosa stia parlando). 

Insomma, il modo di noleggiare è rimasto antiquato e non aiuta chi deve noleggiare un mezzo da lavoro in quelle zone dove non ha noleggiatori locali di fiducia.

Ho deliberatamente semplificato il processo, ma in realtà ci sono innumerevoli fattori con cui devi avere a che fare (depositi cauzionali, assistenza, sostituzione del mezzo, trasporto, sopralluoghi, ecc.).

Come ti ho accennato all’inizio di questo articolo il noleggio punta a soddisfare 3 esigenze di base:

  1. Ampia disponibilità dei mezzi.
  2. Facilità di accesso.
  3. Rispetto delle tempistiche.

Ci è riuscito?

In buona parte sì, nonostante la presenza di un meccanismo a volte poco congeniale.

Chi risente in modo particolare delle limitazioni intrinseche del noleggio tradizionale sono quelle aziende che, per le loro attività, devono noleggiare continuamente (e magari per brevi periodi) in cantieri dislocati lontano dalla loro zona. 

In questo caso i limiti del sistema si fanno sentire, più o meno forti, a seconda del territorio in cui andranno a lavorare e dalla tipologia di mezzi da noleggiare.

Per queste aziende, che hanno esigenze specifiche ed impellenti, esiste una soluzione che azzera completamente ogni difficoltà ad accedere al noleggio.

Nel 2018 si è sviluppato infatti il noleggio a Rete Locale, un metodo alternativo rispetto al noleggio tradizionale, che semplifica drasticamente tutto il processo di noleggio dei mezzi da lavoro.

Differenza tra Noleggio tradizionale e Noleggio a Rete Locale

Ecco quali sono le principali differenze per capire quale soluzione può esserti più utile.

Noleggiatore tradizionale:

  • Noleggia generalmente i mezzi disponibili nei propri piazzali
  • La sua operatività è legata al territorio limitrofo alle proprie sedi
  • Tende a dare priorità ai clienti già conosciuti e locali
  • La velocità di risposta dipende dalla struttura dell’azienda

Noleggiatore a Rete Locale:

  • Non possiede mezzi di proprietà, ma utilizza quelli della rete di noleggiatori partner
  • È presente su tutto il territorio nazionale grazie ai collaboratori locali
  • Fa da referente unico che segue tutto il processo di noleggio, dalla ricerca del mezzo alla fatturazione
  • Nasce per dare riscontri rapidissimi e per evitare sorprese in cantiere

Il noleggiatore a Rete Locale non ha come rivale diretto il concorrente noleggiatore. Il nemico da combattere è la dinamica stessa del noleggio che, in certe situazioni e per certe esigenze, può essere decisamente farraginosa.

Il Noleggio a Rete Locale è adatto a quelle aziende che ricercano una soluzione semplificata di accesso al noleggio di mezzi da lavoro, a quelle che non hanno tempo da sprecare e a quelle che desiderano un referente unico per avere tutto sotto controllo.

Il Noleggio a Rete Locale non è invece adatto a quelle aziende che lavorano nella propria zona oppure a quelle che vogliono mantenere l’abitudine di contattare in proprio tutti i noleggiatori locali. Chi cerca solo la ricerca del prezzo più basso o le migliori condizioni di pagamento, non è adatto al Noleggio a Rete Locale.

Se il Noleggio a Rete Locale può fare al caso tuo, allora Rilòc potrebbe essere la soluzione ottimale.

Rilòc infatti è la Rete di Noleggio Locale più grande d’Italia, con oltre 2.000 Punti Noleggio Partner e più di 65.000 mezzi a noleggio.

Mi auguro che tu abbia trovato utile questo articolo e che ti possa servire a fare la scelta giusta per il prossimo mezzo che dovrai noleggiare.

Se vuoi scoprire tutti i vantaggi del Noleggio a Rete Locale di Rilòc, visita il sito www.riloc.it e chiedi un preventivo.

Oppure se vuoi seguire il mio blog, clicca questo link => tizianobaiocco.it

A presto e buon noleggio

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

Devi noleggiare un mezzo da lavoro in una zona dove i noleggiatori non ti conoscono? Scopri come evitare di lasciare assegni cauzionali o bloccare la carta di credito (ed evitando qualche costosa seccatura)

Sono sicuro che ti sarà capitato più volte di trovarti in una situazione di questo tipo: devi noleggiare un mezzo da lavoro e il noleggiatore al quale ti rivolgi ti chiede un assegno cauzionale oppure imposta un blocco alla tua carta di credito.

Immagino anche che la cosa non ti avrà fatto per nulla piacere, perché è una procedura “scomoda” e che può celare alcune seccature (come è accaduto a me personalmente).

Questa modalità è una consuetudine da sempre utilizzata nel mondo del noleggio, specialmente in quello dei mezzi da lavoro.

Il motivo? Il noleggiatore non ti conosce e vuole una garanzia. Tutto ciò è normale, deve tutelarsi come può.

Tuttavia esiste un modo alternativo per superare questo ostacolo della fiducia, evitando di dover lasciare sempre assegni cauzionali o strisciare ogni volta la tua carta di credito.

In questo articolo approfondisco proprio questo argomento, portandoti anche un paio di aneddoti davvero efficaci per spiegarti meglio la situazione attuale del noleggio: uno proviene dal celebre scrittore Stephen M.R. Covey, l’altro dalla mia esperienza personale.

Come la metafora dell’aeroporto di Stephen M.R. Covey rivela la causa del problema che affligge chi deve noleggiare un mezzo da lavoro

Ti ho accennato quanto sia comune la pratica di chiedere una garanzia da parte del noleggiatore.

E come ti dicevo, questa consuetudine è diffusissima in Italia, indipendentemente da quanto sia strutturato il noleggiatore al quale ti rivolgi.

La causa principale è proprio la mancanza di fiducia, che spinge il noleggiatore a correre ai ripari chiedendo assegni cauzionali o bloccando la carta di credito.

La fiducia ha un effetto diretto sui costi che dovrai sostenere e sulla velocità del processo di noleggio, questo è spiegato perfettamente da Stephen M.R. Covey nel suo libro “La velocità della fiducia”.

Lo scrittore propone la seguente equazione: Fiducia = più velocità e meno costi.

La spiega con la metafora dell’aeroporto. Un tempo infatti vi erano molti meno controlli ai check in e vi era maggiore fiducia nei confronti dei viaggiatori. Purtroppo nei tempi moderni questa fiducia si è ridotta enormemente (ad es. a causa del terrorismo) e le compagnie aeree non si possono più fidare.

Risultato: i controlli sono più rigidi, con conseguente allungamento dei tempi di imbarco ed aumento spropositato dei costi.

La stessa cosa succede anche nel mondo del noleggio, dove la fiducia ti permette di velocizzare i tempi e di ridurre i costi, eliminando le procedure per abbattere la naturale diffidenza e ti evita di staccare continuamente assegni cauzionali o bloccare la carta di credito.

Al contrario la mancanza di fiducia dilata tempi e costi, obbligandoti ad avere un blocchetto di assegni a portata di mano oppure a dover spedire l’effetto al domicilio del noleggiatore (con tutti i rischi del caso oltre al tempo perso per la spedizione) .

Ti svelo come superare l’ostacolo della mancanza di fiducia ed evitare rischi inutili (che ho appreso a mie spese)

Come puoi immaginare (o hai già provato sulla tua pelle), l’utilizzo dell’assegno cauzionale può nascondere alcune insidie (anche molto spiacevoli) sia per il cliente utilizzatore, sia per il proprietario del mezzo noleggiato.

Il noleggiatore, ad esempio, si espone al rischio di trovarsi tra le mani un assegno scoperto. E spesso dietro un assegno scoperto non c’è solo il mancato incasso (che già è cosa grave), ma ancor peggio si cela il rischio che il mezzo possa essere sottratto (ci sono bande di ladri, ben specializzate, che agiscono proprio in questo modo).

Ma alcuni rischi li corre anche il cliente.

Le aziende che devono noleggiare molti mezzi da lavoro (e presso diversi noleggiatori) sanno molto bene che, con troppi assegni fuori, le banche ad un certo punto potrebbero iniziare a porre certe domande (non tanto piacevoli).

Questo è solo uno dei rischi che incorri rilasciando assegni cauzionali. Ti racconto infatti cosa mi è capitato giusto qualche tempo fa.

Come sai la mia azienda Rilòc non ha mezzi di proprietà, ma offre il suo servizio di noleggio sfruttando più di 65.000 mezzi appartenenti a oltre 2.000 Punti Noleggio Partner.

Per questo motivo molti noleggiatori detengono i nostri assegni cauzionali e spesso sono lì da oltre 5 anni. Noi siamo tranquilli perché ci fidiamo dei nostri partner e sappiamo che è abitudine custodirli con la massima scrupolosità.

Ma cosa succede se un assegno viene rubato?

Succede che è una gran rottura, per tutte le aziende coinvolte. A partire dal noleggiatore al quale sono stati sottratti.

Io stesso, dopo la denuncia di furto fatta dal noleggiatore, ho dovuto recarmi presso la caserma dei Carabinieri per effettuare a mia volta la denuncia.

Per riuscirci sono dovuto andare ben 4 volte perché, a causa della coda già presente, avrei dovuto perdere troppo tempo.

Come se ciò non bastasse ho dovuto affrontare code interminabili nella mia banca (per ore) solo per le comunicazioni di rito.

Non so come la pensi tu, ma io non sopporto perdere tempo. E questa è stata una gran scocciatura con un’inutile ed evitabile perdita di tempo.

E per chi lavora con una precisa organizzazione delle proprie attività, con i minuti contati, il tempo è ancor più che prezioso. A volte addirittura impagabile.

Per questi motivi in Rilòc non chiediamo mai di lasciare assegni cauzionali a garanzia, anche se qualche cliente lo fa ancora per abitudine.

Utilizziamo invece modi alternativi per tutelare il nostro lavoro, nell’interesse anche del cliente che serviamo.

Rilòc è quindi un perfetto PONTE DI FIDUCIA tra il cliente e il noleggiatore.

⇒ In pratica garantiamo noi per te e ti evitiamo inutili perdite di tempo e denaro dovute alla naturale diffidenza.

La prossima volta che devi noleggiare un mezzo da lavoro in una zona dove non conosci noleggiatori tieni a mente quanto hai letto in questo articolo e ricordati che:

Fiducia = più velocità e meno costi 

Ed è proprio quello che ti offre Rilòc.

Se vuoi seguire il mio blog, clicca questo link => tizianobaiocco.it

Oppure se ancora non conosci i vantaggi del Noleggio a Rete Locale visita il sito www.riloc.it e chiedi un preventivo.

A presto e buon noleggio

Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl