Come ridurre gli errori in un cantiere: cosa può sbagliare un uomo e cosa può sbagliare una macchina

Tutto è cominciato da una partita a scacchi e ora ti dico il perché

La collaborazione tra l’uomo e la macchina all’interno dei cantieri è ormai all’ordine del giorno. Nessuno si stupisce di vedere persone che manovrano gru, Piattaforma Aeree, etc.

La macchina è un elemento essenziale che ci permette di essere molto più efficienti,  produttivi e sicuri. Quando penso ai cantieri al giorno d’oggi mi riesce davvero difficile immaginarmi i lavoratori senza le macchine. È un binomio inseparabile.

Tuttavia per quanto inseparabili nessuno dei due è esente dal commettere errori. Dico sempre “Le relazioni personali non si possono brevettare perché non sono copiabili”, e questo concetto lo possiamo in qualche modo collegare a quanto ho appena detto.

Recentemente mi è capitata tra le mani una notizia di qualche anno fa che mi ha dato lo spunto per scrivere questo articolo, riguarda gli scacchi.

Per un certo periodo mi appassionai a questo gioco (anche se ora ho dimenticato addirittura le mosse di base), comprai libri su libri, sfidando continuamente non solo gli amici, ma anche il mio computer di allora, il Commodore 64.

La notizia che ho riletto, qualche giorno fa, riguarda la famosa partita a scacchi giocata da Kasparov contro Deep Blue nel 1996, il potente computer realizzato dall’IBM. Ovviamente vinse il computer e questo suscitò un immenso clamore.

Questo episodio mi ha ricordato una cosa importante: le persone possono commettere errori in base a distrazioni e negligenze, mentre gli unici errori che le macchine possono commettere sono legati a chi le utilizza oppure a chi le ha progettate.

Se la macchina sbaglia è quasi sempre colpa di chi la utilizza (o non ne ha fatto la giusta manutenzione) e non saperlo aumenta gli incidenti

La macchina è costruibile in serie ed è potenzialmente perfetta. L’uomo invece non è riproducibile in alcun modo, è il frutto delle sue esperienze, dei suoi errori, delle sue conoscenze, delle sue convinzioni, delle sue paure e dei suoi ideali.

Ricordo ancora quando iniziai a lavorare come manovale per un artigiano edile negli anni ’90. In questo settore le macchine a disposizione dell’uomo erano poche e costose. Certo iniziavano a essere più reperibili, ma l’olio di gomito era ancora insostituibile.

Imparai che l’incertezza crea più danni di un errore, che era fondamentale non sottovalutare mai niente, neanche le più banali precauzioni.

Gli errori che può fare un uomo all’interno di un cantiere sono davvero tanti. Te ne cito alcuni, un po’ più tecnici:

  • Per i lavori in quota è un errore non valutare il rischio di sfondamento di superfici non portanti.
  • In caso di scavi è sbagliato posizionare depositi di materiale vicino al ciglio dello scavo.
  • È un grave errore non proteggere adeguatamente tutte le aperture presenti (es. lucernai o nei muri) con parapetti o assito puntellato dal basso.

Potremmo davvero stare qui ore a parlare di tutti gli errori dovuti a distrazioni varie, ma la cosa importante è capire che non sono errori “fissi”, ma variano in base all’unicità delle singole persone, ai caratteri, a quello che stanno pensando mentre lavorano, etc.

Le macchine invece non hanno questi problemi e, come dicevo, sono prodotte in serie. Certo, un difetto di fabbrica o un malfunzionamento può capitare (e con Rilòc avrai sempre riparazioni o sostituzioni in tempi rapidissimi, grazie a RiPlace), ma il grosso degli errori con i macchinari deriva da un errato utilizzo da parte delle persone.

A questo proposito ti suggerisco di dare un’occhiata al mio articoloRiduci il rischio di incidenti nel cantiere: 10 controlli pratici per quando utilizzi Piattaforme Aeree, dove puoi trovare l’indicazione di alcuni controlli pratici da eseguire per il corretto utilizzo delle piattaforme aeree (consigli nati dalla collaborazione con Ezio Cantamessa, massimo esperto e istruttore Senior IPAF).

È quindi  importante valutare sempre tutto, precauzioni, etichette sui macchinari, possibili complicazioni causate dalla natura del terreno o dalle condizioni meteo.

Sono anche convinto che molti errori dell’uomo nei cantieri possano derivare da grossi errori nella comunicazione (=> vedi il mio articolo Come ridurre i problemi nel cantiere attraverso 3 semplici regole di comunicazione”).

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Occorre la massima attenzione quando ci si interfaccia con una persona, la macchina non reagisce agli sbalzi di umore, la persona sì. La persona vuole risposte, desidera essere capita, ascoltata e soprattutto considerata.

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Tiziano Baiocco

Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc

CEO di T.R.S. Group srl

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